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Babacar: “Rimango a Firenze per restare in cima alla classifica fino alla fine”

Redazione
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Di Elisabetta Failla

Babacar arriva in Regione per la celebrazione della 39° edizione della “Giornata Olimpica” per essere premiato insieme a tanti altri atleti e società sportive. “È un riconoscimento importante che mi rende felice – spiega – Sono a Firenze ormai da 9 anni e sapere di ricevere questo premio mi ha riempito di orgoglio e lo dedico a questa città che mi ha dato la possibilità di crescere, giocare, vivere tante cose belle insieme alla mia famiglia”. Prima di partecipare alla manifestazione Babacar si concede ai giornalisti. “Con Sousa non parliamo di scudetto, lavoriamo e basta preparando partite dopo partita perché vogliamo mantenere il primo poto fino alla fine”. Qual è la sua ricetta per fare gol? “Faccio quello che i chiede l’allenatore: quando entro cerco di segnare e aiutare la squadra. Mi piacerebbe avere più spazio, come del resto tutti, adesso sto lavorando per essere pronto quando dovrò entrare in campo”. Babacar ritiene di essere migliorato soprattutto sotto porta. “Ora credo di sbagliare pochissimo. Dobbiamo continuare così per fare un campionato grandissimo. Cosa gli urla Sousa quando è in campo? “Mi dice sempre di tornare indietro ma non lo fa solo con me. Lo fo con tutti – prosegue – Ḕ giusto richiamare i giocatori ed è bellissimo avere un richiamo e una guida”. Sulle voci di mercato secondo le quali club, tra i quali Liverpool e Tottenham, lo vorrebbero risponde.  ”Ho letto qualcosa al riguardo ma io voglio restare a Firenze e basta”. Anche il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani ha detto di lui: ”Babacar è il simbolo di un calcio vero e pulito e un esempio di integrazione sociale, è cresciuto qui, ha fatto la sua gavetta poi è tornato in una Firenze multietnica che sa parlare al mondo”.

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