di Elisabetta Failla
Dal 1621 il Thanksgiving Day – il giorno del Ringraziamento – viene festeggiato negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso. Divenne poi festa nazionale nel 1789 grazie a George Washington, primo presidente degli Stati Uniti. Un giorno che gli americani amano trascorrere in famiglia o con gli amici. Una tradizione che da alcuni anni è arrivata anche in Italia. A Firenze, dove la comunità americana è molto numerosa, alcuni ristoranti non mancheranno di preparare giovedì 26 novembre un tipico menu del Ringraziamento.
Vito Mollica, chef stellato del ristorante Il Palagio del Four Seasons Hotel, proporrà i piatti tradizionali ma rivisitati secondo il suo estro. Niente castagne nel ripieno del tacchino, che invece sarà farcito con erbe, salsa cranberry e patate dolci glassate, ma che potranno essere gustate in crema con astice profumato all’arancia. Più classico il menu di Irene, il ristorante dell’Hotel Savoy: crema di zucca e zenzero, tacchino arrosto ripieno di castagne dolci, cavoletti e salsa di mirtilli e, per finire, non può mancare il classico Apple pie. Quest’anno le proposte per il Ringraziamento del Se-sto on Arno, ristorante del Westin Excelsior, saranno invece firmate dal giovane chef Matteo Lorenzini, una stella Michelin.
Un menu a stelle e strisce anche per Harry’s Bar Firenze (nella foto), per il quale è ormai un classico. Si inizia con la pannocchia di granoturco e la patata americana al burro fuso per arrivare al “Main course” – come direbbero gli americani –tacchino ripieno servito con castagne alla crema, carote, cipolline e salsa di mirtilli rossi e, per finire, cheese cake con crema di zucca gialla. Chissà se diventerà di moda anche da noi il famoso ‘Black Friday’, ovvero il giorno successivo al Ringraziamento, che dà il via al consueto shopping natalizio.
