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Flash mob dei tassisti contro la presenza di Uber all’edizione 2015 della Bto

admin
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Flash mob di protesta dei tassisti a Firenze contro la presenza di Uber all’edizione 2015 della Bto: alcune decine di taxi hanno stazionato davanti la fortezza da Basso, dove si svolge la kermesse, per contestare simbolicamente l’intervento di Uber alla manifestazione. Simbolo una bilancia storta da una parte, come segno di ingiustizia. “Non capisco la polemica e se c’e’ qualcosa da discutere, noi siamo sempre aperti al dialogo”, ha replicato il responsabile Italia Uber Tomaso Rodriguez.

Uber vuol passare da vittima, ma non lo è, visto che si fa parlare la multinazionale e non chi fa “sharing economy” da 40 anni sul territorio. Nonostante fosse stata richiesta al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la possibilità per le due cooperative dei tassisti fiorentini di partecipare al Bto, le istituzioni non hanno fatto niente per valorizzare l’economia locale, lasciando invece a briglia sciolta lo spot pro Uber. Uber è l’antitesi della responsabilità sociale di impresa, ha una concezione orwelliana della realtà ed è maestra di mistificazione. Disconosce leggi, diritti dei lavoratori, sicurezza e non ha rispetto per la privacy del cliente. Se si dice che il suo servizio contribuisce a ridurre il traffico e l’inquinamento, allora si potrebbe dire la stessa cosa per tutti gli abusivi che procacciano clienti presso le stazioni di alcune realtà dove il rispetto della legge è un optional”.

 

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