di Gianni Mercatali
I treni e le stazioni mi hanno sempre affascinato. Dalla Gare d’Orsay di Parigi quando non era ancora un museo, alla piccola stazione di Palazzuolo sul Senio. Per non parlare del grande snodo ferroviario di Bologna gastronomicamente celebre per i tortellini e le lasagne che venivano vendute lungo i binari davanti ai treni in sosta, soprattutto negli anni ’50. Ma di tempo ne è passato e oggi le stazioni sono tutt’altra cosa. Con una nuova impostazione e gestione degli spazi commerciali e culturali. Anche le tradizionali sale d’attesa di prima e seconda classe sono sparite per dare posto a luoghi di ristoro più moderni e funzionali.
Questa evoluzione trova da oggi a Firenze un’interessante testimonianza nella realizzazione del Reale che nasce dall’idea di riportare sotto una nuova luce uno spazio storico come appunto la Palazzina Reale inaugurata nel 1935. Uno spazio, di fronte al binario 16, dove sono transitati il Re d’Italia, Mussolini e Hitler. Reale è un tapas bar, una griglieria, una birreria, un american bar caffetteria. Un contemporaneo bistrot insomma, di orientamento internazionale, che si ispira al modello spagnolo nella formula delle mini porzioni cucinate espresse e che si vivrà in massima parte direttamente al banco bar. Un banco bar di 24 metri lungo quello che era un corridoio ma che oggi è diventato il centro di attrazione di questo nuovo poliforme ambiente.
Ma non è finita qui perché sono già in fase di esecuzione i lavori per la Corte Reale, lo spazio esterno affacciato su via Valfonda, che sarà inaugurato la prossima primavera. Una location arricchita da una lunga vasca bordata in marmo nella quale si rispecchia Arno e la sua Valle, opera del Griselli, e che ospiterà live, degustazioni ed eventi. Probabilmente questo spazio sarà altrettanto “gustoso” per l’apertura della Toraia, luogo tipico di degustazione per l’hamburger di Chianina.
