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‘Favole al telefono’, per l’Epifania lo spettacolo musicale ispirato al capolavoro di Gianni Rodari

Redazione
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L’omaggio a Gianni Rodari a 35 anni dalla scomparsa   è la prima coproduzione tra Teatrodante Carlo Monni e Fondazione Scuola di Musica di Fiesole – Dipartimento di Musica Contemporanea, destinato al sostegno del nascente nucleo orchestrale di Sorgane e delle Piagge.

Favole al telefono, ispirato al capolavoro omonimo per ragazzi di Gianni Rodari, lo spettacolo musicale pensato per festeggiare l’Epifania mercoledi 6 gennaio, alle ore 18.15, al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante n.23). Prima, alle ore 17.30, la “Befana” passerà a salutare i bambini in teatro, distribuendo caramelle (evento in collaborazione con l’associazione Mamme amiche e la Fratellanza popolare di San Donnino).

Classiche e sempre attuali, le Favole al telefono che Gianni Rodari (uno dei più straordinari scrittori del ‘900, scomparso 35 anni fa) immagina raccontate ogni sera da un padre pendolare alla sua bambina lontana. La regia è di Andrea Bruno Savelli, anche autore dell’adattamento delle favole, mentre Cinzia Borsotti e Giacomo Bogani presteranno le voci al racconto; le musiche originali sono composte dai giovani autori fiesolani, e eseguite dal Fiesole Music Ensemble.

I brani, inediti, sono: “Alice cascherina” di Andrea Benedetti; “Il paese senza punta” di Elvira Muratore; “Il topo dei fumetti” di Matteo Zetti; “Il palazzo da rompere” di Giovanni Dario Manzini; “La guerra delle campane” di Roberto Prezioso e “Il paese con la S davanti” di Andrea Gerratana.

A eseguirle dal vivo saranno Simone Paiano al flauto, Carlo Francisci al sax, Emanuele Caligiuri al violino, Giorgio Marino al violoncello, Michele Giorgi alle tastiere, Pietro Mazzetti alle percussioni.

“La fantasia di Rodari sembra surreale, staccata dalla vita reale – ha spiegato il regista Andrea Bruno Savelli –  ma permette sempre di farci riflettere sulla quotidianità, come nell’episodio di Giovannino Perdigiorno, che arriva al paese in cui c’è il vigile che deve essere picchiato da chi infrange le regole. Così, Giovannino, riflette su quanto sia sbagliato che a pagare per i propri errori sia un innocente, e decide di non commettere più infrazioni. Rodari ci invita sempre a guardare lontano, percorrendo le strade della tolleranza e le vie dell’amicizia”.

Aggiunge Bruno Savelli: “Con questo spettacolo daremo vita (corpo e voce) alle celebri favole di Rodari, per ricordare come un racconto, una narrazione abbiano trovate molto fantasiose. Alcune favole sono brevi, durano solo una pagina e mezzo, e c’è stato bisogno di un’ampia opera di riadattamento e di riscrittura, per renderle teatrali, sviluppandole con delle azioni, e per dargli una spina dorsale. La musica dal vivo, poi, accompagna e gioca con gli attori in scena tutto il tempo. Anche la scenografia è importante, e si inerpica verso l’alto come verso l’alto punta la fantasia: un castello di legno da cui gli attori spuntano, su cui salgono, scendono, in una dimensione straordinaria”.

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