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Insolvenza della vecchia Banca Etruria decretata dal tribunale di Arezzo

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Il Tribunale di Arezzo ha dichiarato lo stato di insolvenza della vecchia Banca Etruria. Lo ha deciso il collegio fallimentare al quale era stata sottoposta la richiesta dal commissario Giuseppe Santoni. Rigettata la eccezione di costituzionalità sul decreto salvabanche presentata dagli avvocati di Lorenzo Rosi, ultimo presidente dell’istituto. A questo punto spetterà al Curatore fallimentare nominato dal Tribunale ravvisare se quest’ultimo o gli altri vecchi amministratori (tra cui Pier Luigi Boschi) hanno tenuto condotte penalmente rilevanti.

La relazione del curatore fallimentare sarà trasmessa al procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi. La Procura – dove quattro pubblici ministeri del pool indagano già sul caso Banca Etruria (sono stati aperti finora quattro filoni d’inchiesta) – dovrà analizzare le ragioni che hanno portato l’istituto di credito ad avere i conti in profondo rosso, ipotizzando il reato di bancarotta fraudolenta.  Il premier Matteo Renzi intanto – dopo l’approvazione del decreto per la riforma delle banche di credito cooperativo ed altre misure per il sistema creditizio – ha sottolineato che da oggi “il sistema bancario italiano è più solido”.

Tra i provvedimenti varati: il recepimento dell’accordo europeo sulle garanzie pubbliche alla cartolarizzazione dei crediti bancari in sofferenza Gacs e l’esenzione dell’imposte di registro per le aste giudiziarie. Non è prevista, invece, alcuna misura per gli indennizzi degli obbligazionisti di Carichieti, Carife, Banca Etruria e Banca Marche. Ma non c’è da preoccuparsi – spiega ancora Renzi –  poichè il problema sarà risolto in pochi giorni con la firma di un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e un decreto ministeriale che sono già pronti. Le associazioni dei consumatori parlano dell’ennesima figuraccia del governo che rimanda alle “calende greche i sacrosanti risarcimenti che spettano ai risparmiatori danneggiati”.

La difesa ricorre in appello Gli avvocati Michele Desario e Antonino Giunta, che rappresentano l’ultimo presidente di banca Etruria Lorenzo Rosi, hanno annunciato l’impugnazione in appello della decisione con cui il tribunale di Arezzo ha dichiarato lo stato di insolvenza dell’istituto di credito ed ha rigettato l’eccezione di costituzionalita’ per il decreto salva-banche.

Fonte Ansa-Rai News

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