Il Trittico è uno spettacolo che ha ottenuto grossi riconoscimenti in questi dieci anni e ha ricevuto tra l’altro il premio alla regia dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2006. In scena troviamo Massimo Bevilacqua per Atto senza parole I, Monica Benvenuti per Non io e lo stesso regista, definito uno degli interpreti beckettiani più importanti d’Italia, per L’ultimo nastro di Krapp. Atto senza parole I mette in relazione il corpo con la macchineria scenica del teatro, Non Io affronta la possibilità di abbandonare il linguaggio a favore delle sonorità della lingua, intesa proprio come organo, L’ultimo nastro di Krapp, infine, si scontra con la capacità della macchina (un magnetofono) di catturare la memoria e, al tempo stesso, la sua incapacità di far uscire indenni da una dolorosa “ricerca del tempo perduto”.
Inoltre venerdì 19 febbraio, ore 19, al Teatro Studio, sarà presentato il libro Samuel Beckett – Nel buio di un teatro accecante di Giancarlo Cauteruccio (Edizioni Clichy – collana Sorbonne) dai professori Cesare Molinari, Francesco Gurrieri, Renzo Guardenti, insieme all’autore. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.