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Da Eataly, basta andare ‘di sopra’, e giri l’Italia. Quella del buon mangiare e del buon bere.

Redazione
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Di Gianni Mercatali

Il maso con la sua stube in Alto Adige, il bacaro a Venezia, la piola nella campagna emiliana, l’osteria a Roma, la trattoria a Firenze ma non solo, sono le diverse e differenti tipologie di ristoranti nel nostro Paese. Luoghi di cucina regionale e tradizionale, che rendono ricca quella che è considerata la cucina “povera” italiana. Ricca culturalmente anche perché, sempre più spesso, innovata e reinterpretata.

Questa ricchezza di proposte è possibile viverla da oggi a Firenze nella sede di Eataly in via Martelli a pochi passi dal Duomo e dal Battistero. Qui è nato il progetto “L’Osteria di sopra” dove ogni mese un’osteria diversa cucinerà le sue specialità per celebrare la grande biodiversità italiana e la bellezza delle tradizioni enogastronomiche che caratterizzano le regioni del nostro Paese. Si potrà così compiere ogni volta un viaggio gastronomico diverso, assaggiando le ricette proposte dai migliori osti d’Italia e degustando in abbinamento ottimi vini. Più di 600 le etichette dell’enoteca di Eataly, a cui si aggiungeranno ogni mese le nuove proposte dell’osteria ospite che suggerirà abbinamenti con i migliori vini della propria regione di provenienza.

Questo interessante e innovativo progetto è stato presentato da Piero Alciati, responsabile del settore ristorazione della catena creata da Oscar Farinetti, figlio di quel Guido che nel 1960 aprì a Costigliole d’Asti l’omonimo, celeberrimo ristorante.

Da questo mese L’Osteria di sopra ospita il ristorante Zenzero che proporrà i sapori, i colori e gli odori della Calabria. Chef in cucina il bravo e simpatico Bruno De Francesco (nella foto), al timone di una piccola fabbrica di emozioni costituite da profumi intensi, sapori forti e decisi e dalle sfumature di colore delle verdure fresche. Una cucina fantasiosa ma al tempo stesso equilibrata e genuina che non trscura mai l’origine e la provenienza di ciascun ingrediente.

Tra i piatti cult di questa osteria di Serra San Bruno in provincia di Vibo Valentia il “Timballino di patate silane al rosmarino con cuore di caciocavallo su crema di zucchine”, le “Casarecce con crema di ‘nduja e pecorino 48 mesi”, il “Baccalà, crema di ceci olive e pomodorini confit” e per finire la “Mousse di ricotta con granella di ‘nzudhi”.

Ad aprile il testimone passerà al ristorante di cucina tipica laziale Cacciani di Frascati, a maggio alla siciliana Fattoria delle Torri di Modica, a giugno agli amici della trattoria Da Burde. E così, di osteria in osteria, i fiorentini ed i turisti potranno girare l’Italia all’insegna del piacere della buona tavola.

 

ENOTECA

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