Finalmente la cattiva gestione della cosa pubblica dimostrata dal Comune nel caso di Rusciano viene pubblicamente stigmatizzata da un autorevole ente (di cui non a caso il governo in carica vorrebbe sbarazzarsi), grazie anche e soprattutto all’attenzione e alla tenacia degli abitanti e frequentatori di Rusciano.
Cantiere Beni Comuni, gruppo spontaneo di cittadini del quartiere 3, ha inviato nel marzo 2016 alla Soprintendenza dei Beni Architettonici, a quella dei Beni Artistici e al nucleo Tutela Patrimonio dei Carabinieri un esposto sullo stato di degrado della villa e la scomparsa di alcuni manufatti artistici.
Nella risposta dell’8 giugno, protocollo 010652, la Soprintendenza delle Arti e del Paesaggio di Firenze nero su bianco chiede al Comune di Firenze, proprietario dell’intero Possesso di Rusciano dal 1977, di provvedere alle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie per la tutela del bene che anno dopo anno si sta deteriorando proprio per l’incuria di chi lo dovrebbe amministrare.
La Villa e il Parco di Rusciano, Beni Culturali di appartenenza pubblica secondo il Codice dei Beni Culturali, sono per questo tutelati e destinati alla fruizione della collettività e ne deve essere garantita la protezione e la conservazione. Inoltre il Comune dovrà rispondere e motivare l’assenza nella facciata nord del tondo in marmo raffigurante Federico da Montefeltro e dire che fine ha fatto la fontana marmorea nel giardino d’inverno.