Il noto stilista e tifoso, (solo sulla carta) della Fiorentina, Roberto Cavalli, lancia via Instagram una stoccata alla proprietà attuale del club gigliato, scrivendo: “Il viola ai tempi tuoi Bati era un colore acceso e vincente. Oggi con un presidente che non stima Firenze, noi fiorentini non possiamo essere felici, incominciamo il campionato con le riserve degli altri squadre, colgo l’occasione per mandare un abbraccio e saluto a Alonso che ci ha lasciati”.
Andrea Della Valle ha risposto prontamente allo stilista che recentemente è stato costretto a vendere ad un fondo la maison per evitare il fallimento. Il presidente della Fiorentina si è chiesto dove era Cavalli quando la squadra viola aveva bisogno di aiuto per evitare il fallimento? Cavalli ha fatto come tutti i grandi marchi della moda fiorentina che traggono beneficio di poter avere come immagine il fatto di “usare” il nome Firenze. Mai un aiuto alla Viola.
“Trovo alquanto singolare e offensivo -afferma Della Valle – che venga messa in discussione la mia stima, io direi amore, per Firenze da parte di questo signore che, pur essendo una delle persone più facoltose della città, non mi pare abbia fatto nulla per evitare il fallimento della Fiorentina quando gli fu chiesto un aiuto“.
Tutti, diciamo tutti, di fronte alla richiesta di aiuto si sono tirati fuori dalla questione. Sarà bene fare un pò di nomi di queste grandi maison che si sono nascoste dopo il disastro Cecchi Gori.Tutti pronti a proclamarsi tifosi ma tutti con il braccino. Almeno nei confronti della Fiorentina. Cominciamo proprio da Cavalli, per continuare con il gruppo Rifle-Fratini (sul quale è bene soprassedere sulla motivazione), ancora Ferragamo e il gruppo Stefano Ricci, per finire buon ultimo Scervino che ha addirittura, nel calcio, sponsorizzato la nazionale.
Tutti gruppi a livello mondiale che hanno tratto vantaggio da avere la sede a Firenze. Per onor del vero, ed è giusto ricordarlo, il gruppo Ferragamo e ilgruppo Ricci hanno investito soldi per la città. Può essere logico non accollarsi le vicende della squadra di calcio per scelta di policy aziendale per assenza di interesse personale verso il mondo del calcio. Due gruppi che, con tanto di cappello, hanno restituito con investimenti che resteranno alla città quanto è arrivato dall’immagine di vivere nella città più bella del mondo. E gli altri. Niente.
Prendiamo per esempio proprio Cavalli che l’unica cosa che ha fatto è stata qualla di acquistare il simbolo della caffetterià fiorentina, Giacosa, snaturandolo con il soloobiettivo di fare fatturato. Anche le foto con Batistuta che lo stilista ha inserito nel social è servito più alla sua immagine che a quella della Fiorentina.
Conclusioni: Se Cavalli si fosse morsa la lingua avrebbe fatto meglio.
Per finire: Il titolo dei giornali economici