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Corvino.”Con Sousa d’accordo su tutto…o quasi”

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Paulo Sousa infuriato dopo le ultime mosse di ieri da parte del ds Pantaleo Corvino?  In pochi sono in grado di capire l’umore dell’allenatore viola. Solo durante la settimana approfittando la sosta della nazionale si potrà avere idee più chiare. Nella conferenza stampa di fine calciomercato tenutasi Corvino  ha tenuto a smentire questa voce, ma in molti non hanno creduto alle affermazione del direttore sportivo. Nelle righe Corvino ha anche detto che l’accordo è sempre stato trovato con l’allenatore tranne alcuni giocatori. Cosa significa alcuni, su 13 possono essere 3, 5, 10 o quasi tutti. Vedremo in futuro aspettandole dichiarazioni di Sousa.  “Ho detto a Sousa le stesse cose che ho detto a voi -ha detto Corvino – abbiamo fatto insieme questo percorso, spiegando anche a lui obiettivi e linee guida. Tutti noi vogliamo sempre poter fare di più ma è stato tutto condiviso, tranne alcuni giocatori. Eravamo impreparati solo alla cessione di Alonso perché non potevamo ipotizzare un’offerta del genere, l’unico calciatore che Sousa non conosce è Maxi Olivera per la mancanza di tempo. mercato a braccetto? Sì, confermo. Se la Fiorentina può vincere un trofeo? La nostra ambizione è raggiungere traguardi del genere prima possibile, lavorando anche nei mercati successivi”. 

 Infine Corvino ha precisato che le linee-guida affidategli dai vertici societari sono state rispettate a pieno, anche se non hanno portato ad un mercato scintillante: “Si è parlato molto in questi giorni ma adesso la parola passa al campo, ripartiamo dall’ultima volta che ci siamo visti qui e credo che si possa apprezzare la mia coerenza: avevamo degli obiettivi complicati da raggiungere e dovevamo seguire delle linee guida precisa, c’era uno squilibrio tecnico (11/12 titolari e 6 prime punte) e uno squilibrio finanziario. Dovevamo eliminare gli elementi che rappresentavano la “zavorra tecnica” e ci siamo riusciti, vendendo 33 giocatori, insieme all’aiuto di Carlos Freitas e di tutta la mia squadra. Abbiamo mantenuto tutti i titolari, tranne Marcos Alonso, per cui è arrivata un’offerta che né noi né il ragazzo non potevamo prendere in considerazione. Sono arrivate offerte anche per Astori, Borja Valero, Vecino, Bernardeschi, Kalinic. Mercato triste? Ci può stare, ma ravvivare la piazza non vuol dire che determinati giocatori che scaldano maggiormente i tifosi possano rendere di più in campo”. 
Gli obiettivi erano complicato  – ha ncontinuato Corvino – Si partiva da uno squilibrio tecnico (11 o 12 titolari e 5 o sei giocatori dietro e basta) ed uno squilibrio finanziario. Avevo detto di voler tenere i migliori per mantenere la Fiorentina competitiva con delle alternative funzionali figlie del presente ma anche del futuro. Avevo detto della difficoltà di avere quattro italiani e quattro giocatori del vivaio e che dovevo eliminare zavorre tecniche ed economiche. Ed avevo detto infine che era necessario rientrare nel fair play finanziario. Perciò mi sarei sforzato insieme a Carlos Freitas di non toccare tutti i titolari e di incidere solo sulle riserve e in attacco dove c’erano sei punte. In questi mesi ci ho messo energia e passione cercando di non deludere chi crede in noi come i tifosi e la proprietà. Il primo obiettivo, escluso Alonso per cui è arrivata una richiesta irrinunciabile negli ultimi giorni, lo abbiamo centrato rifiutando grandi offerte, per Vecino, Bernardeschi, Astori, Valero, Kalinic e Badelj. Se la proprietà avesse voluto dare un segnale di cedimento l’avrebbe potuto dare accettando queste importanti offerte. Abbiamo accettato l’ultima richiesta a certe condizioni e tenendo conto del desiderio del giocatore di fronte ad un traguardo personale”

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