«Mesi da overbooking», per luglio e agosto in Toscana per i dati raccolti dalle indagini delle categorie. Tuttavia come sentenziano Federalberghi Toscana, Cgil, Cisl e Uil, «non crescono ne’ i fatturati ne’ i livelli occupazionali» del settore ricettivo. «Colpa della concorrenza sleale», con gli operatori del settore che da Firenze lanciano una piattaforma comune «contro l’abusivismo» all’interno del macro comparto economico. E qui, soprattutto l’associazione di categoria degli albergatori punta il dito contro la fenomenologia che fa capo a Airbnb, «un mercato parallelo dell’ospitalità’, proliferato in modo indiscriminato, che sfugge ai controlli, senza produrre ne’ occupazione, ne’ ricchezza». Per dar manforte alla teoria, Federalberghi svela quegli stessi numeri che danno fiato alla polemica. L’anno di riferimento e’ il 2015, quello che ha fatto segnare il nuovo record di presenze in Toscana: 44,8 milioni nelle strutture ricettive ufficiali.
Le presenze «abusive»
«A queste pero’- spiega l’associazione- vanno aggiunte le circa 40 milioni di presenze stimate dall’Irpet all’interno di alloggi non ufficiali, da sommare a ulteriori 3,5 milioni in strutture ricettive inadempienti all’obbligo di comunicazione degli arrivi». Nel complesso, poco meno di 90 milioni di presenze «di cui- attacca Federalberghi- solo il 52% in strutture ricettive. Un numero spaventoso- sottolinea Paolo Corchia, il presidente di Federalberghi Toscana- se confrontato al Lazio, in cui le presenze in strutture regolari, iscritte cioe’ ai registri della Camera di commercio, si attestano all’84,1%, ma anche all’Emilia-Romagna dove il dato e’ al 79%. Tutto questo sicuramente provoca un’evasione fiscale straordinaria».
L’indagine della Banca d’Italia
C’e’ poi l’indagine della Banca d’Italia, che stando ai flussi di denaro e gli spostamenti della moneta, sul 2015 ha calcolato 38.332.000 presenze di turisti stranieri in Toscana «contro i 22.264.000 contati dalla Regione». Ci sono 16 milioni di turisti stranieri di differenza che moltiplicati per la spesa media a pernottamento stimata da Bankitalia, ovvero 106 euro circa, «fa mancare alle casse del settore circa 1,7 miliardi di euro di fatturato». E’ sull’asse che lega i fatturati ai livelli occupazionali che nasce il patto tra gli albergatori e i sindacati che sfocera’ in una «commissione bilaterale regionale per contrastare abusivismo e illegalita’ nel settore». Monitoraggio del fenomeno, studi, elaborazioni dati, ma anche «segnalazioni». Il modello, spiega il segretario generale di Federalberghi Pierluigi Masini, «e’ quello di Roma. Li’ la nostra associazione ha sviluppato un software che, attraverso il controllo incrociato delle societa’ regolarmente iscritte nei registri della Camera di commercio, segnala alla Guardia di Finanza e alla Procura capitolina tutte quelle prenotazioni online gestite da network non ufficiali». Federalberghi, annuncia Masini, «si sta attivando per rendere operativo questo programma in tutte le regioni italiane».