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Polemica / Nel Cortile di Palazzo Pitti cena privata per addio al celibato

admin
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Da Repubblica/Firenze

La cena nel Cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti, in corso stasera, diventa un giallo, condito di mezze smentite e mezze ammissioni. Fino all’evidenza finale: lo spazio monumentale è stato affittato per la cena di addio al celibato e al nubilato di una coppia, Fabio e Dalal, che hanno invitato parenti e amici, per poi convolare a nozze sabato 24 settembre nella basilica fiorentina di Santa Maria Novella. Il primo a dare la notizia della festa è stato Tomaso Montanari su repubblica.it, seguito da molti commenti sul web.

A distanza di qualche ora la replica del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, competente anche per Palazzo Pitti: “Da più di due decenni la concessione degli spazi fa parte integrale della gestione economica dei musei fiorentini. Autorizziamo gli eventi sulla base di un preciso piano ingegneristico e di sicurezza approvato dal nostro responsabile, che garantisce la protezione dei beni artistici e architettonici, e dietro prepagamento di cifre cospicue che ci permettono di restaurare opere d’arte e spazi museali, rendendoli fruibili alla collettività. Nel caso concreto, per stasera è stata autorizzata sia una cena aziendale per i dirigenti e gli azionisti di una ditta internazionale, che come elemento culturale comprende anche una performance coreografica, sia l’apertura della Galleria Palatina per offrire agli ospiti l’arricchimento della propria conoscenza ammirando tante opere tra cui anche alcuni dei più importanti capolavori della storia mondiale dell’arte. La continua presenza del nostro personale tecnico garantisce che i piani presentati dai concessionari siano puntualmente osservati”.

Cenza aziendale, quindi. Per gli azionisti di una ditta internazionale. Perchè parlare di addio al celibato? Lo spiega il soprintendente alle belle arti e paesaggio per Firenze, Prato e Pistoia Andrea Pessina: “Anch’io sapevo che si trattava di una cena di addio al celibato. E ho fatto presente che l’allestimento non mi piaceva, lo trovo sbagliato, con quei grandi palloni rosa e azzurri…”. In serata però si svela il giallo. Fuori da palazzo Pitti sono parcheggiati furgoni e auto a noleggio delle ditte di ncc. Sui parabrezza i nomi dei futuri sposi (“Dalal and Fabio”). Viene fuori che si tratta davvero di una festa prematrimoniale, con i futuri sposi che hanno voluto accogliere parenti e amici nella cornice esclusiva di Palazzo Pitti. Ci sono le chiarine che suonano, i body guard che tengono a distanza dall’ingresso e dalla rampa di Palazzo Pitti, turisti e curiosi. Arrivano gli ospiti: “Siamo qui per i nostri due amici che domani si sposano” dice uno degli invitati. Un altro: “Si sposano domani (sabato 24 settembre ndr) qui a Firenze, mentre poi la festa sarà all’Impruneta”. Anche gli invitati si fermano per i selfi con gli sbandieratori mentre all’interno arriva una musica di archi.

Quanto hanno pagato per la festa in quel posto? Per Palazzo Pitti, come per gli Uffizi, esiste un prezzario ufficiale per gli eventi privati, anche se una festa di addio al celibato e nubilato per ora non si era mai vista. Per la cena più spettacolo sono ventimila euro, per un “evento privato” sono centomila euro come minimo. Gli Uffizi non hanno voluto dire in quale di queste categorie sia stato registrato l’evento di stasera. L’unica cosa che hanno tenuto a precisare è che “è stato pagato un sovraprezzo di 20mila euro rispetto alla tariffa base”.

Altri soldi sono stati versati per la visita alla Galleria Palatina solo per gli invitati (prezzo 5mila euro).

E la dichiarazione degli Uffizi? “Noi abbiamo rilasciato l’autorizzazione per un evento corporate” ripetono dalla Galleria . E i promessi sposi? La Galleria dichiara di non esserne a conoscenza. La società Palazzigas Events, che ha organizzato la serata, ha sedi a Roma e Dubai, ma nonostante ripetute richieste non ha voluto commentare.

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