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Vertenza Cavalli, assemblea dei lavoratori Proteste anche a Milano. Sarà chiesto tavolo di crisi regionale

Redazione
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Se Firenze piange, Milano certo non ride. In entrambe le città, infatti,si sono svolte  manifestazioni dei lavoratori della Maison Roberto Cavalli che ha aperto la procedura di mobilità per i 372 dipendenti di cui 115 esuberi, 77 nello stabilimento di Sesto Fiorentino. Nel pomeriggio presso lo stabilimento dell’Osmannoro si è svolta l’assemblea dei lavoratori, alla quale sono intervenuti il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, la consigliera regionale Monia Monni e alcuni consiglieri comunali sestesi. I dipendenti hanno esternato il loro sconforto e le loro preoccupazioni sulla vicenda: “La scorsa procedura di mobilità era una farsa e lo avevamo denunciato – hanno detto – oggi paghiamo anche gli errori precedenti dell’azienda che tolgono credibilità ai progetti attuali della stessa. E l’azienda non può dire che investe sul territorio mentre contemporaneamente indica 77 esuberi”. Ḕ stata evidenziata dai sindacati la necessità di ammortizzatori sociali per aiutare i lavoratori richiedendo la convocazione di un tavolo di crisi regionale”. Il 27 ottobre, intanto, è previsto un incontro a Firenze tra azienda e sindacati.

A Milano invece i dipendenti della famosa Maison fiorentina hanno steso un ideale red carpet in corso Vittorio Emanuele a Milano e hanno sfilato con tanto di pacchi. Un modo per protestare contro la mobilità e l’annunciata chiusura degli uffici milanesi. “Ci sono 150 esuberi nell’intera azienda fra Firenze e Milano – hanno spiegato – La sede di Milano ha 80 dipendenti e di questi 35-40 sono stati messi in mobilità e gli altri si intendono trasferiti a Firenze”. Inevitabile le difficoltà a cui andranno incontro. Come, ad esempio, Davide che è stato “licenziato” mentre la compagna Silvia è stata trasferita nella sede fiorentina. “Non siamo pacchi da spedire a loro piacimento – hanno spiegato i lavoratori in protesta – ognuno di noi ha una storia da raccontare e una propria dignità”.

A loro è arrivata la solidarietà di altri lavoratori in protesta contro i licenziamenti, quelli della General Electric che, con tanto di elmetto e striscione, hanno sfilato per corso Vittorio Emanuele per raggiungere i dipendenti della sede Roberto Cavalli di Milano.

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