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Arrestata banda di albanesi (8 uomini, 2 donne) per sfruttamento della prostituzione

admin
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Dalle indagini da parte della polizia di Stato sono scaturite otto misure di custodia cautelare, 7 in carcere e una ai domiciliari, nei confronti di altrettanti uomini di nazionalità albanese, accusati di aver gestito un giro di prostituzione a Firenze. Gli indagati, accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, avrebbero controllato complessivamente almeno una decina di ragazze loro connazionali, che facevano prostituire in strada a Novoli, alla periferia Nord di Firenze.
Il capo dell’organizzazione del giro di controllo e sfruttamento di prostituzione scoperto a Firenze era un 37enne albanese che gestiva il giro di prostitute da un carcere in Albania, dove si trova detenuto per tentato omicidio. Il gruppo controllava in particolare due vie di Novoli, via Forlanini e via Pellas, alla immediata periferia nord della città. Le lucciole che non ne facevano parte e che tentavano di esercitare nella zona venivano aggredite e allontanate. In alcuni casi gli altri sfruttatori pagavano un canone all’organizzazione, circa 300 euro al mese, per permettere alle loro protette di lavorare in zona. I clienti venivano agganciati in strada. I rapporti, il cui costo variava dai 30 ai 100 euro, avvenivano in auto o in alcuni appartamenti di via Pellas, affittati dagli sfruttatori. Numerosi nell’ultimo periodo gli esposti presentati dai residenti, per segnalare un via vai sospetto nei loro condomini. Le prostitute, tutte albanesi di età compresa tra i 20 e i 30 anni, erano controllate a vista dagli sfruttatori, che arrivavano anche ad arrampicarsi sugli alberi per controllare il numero di clienti raccolto da ciascuna nell’arco della serata. Gli arresti sono stati eseguiti in Italia, Francia e Albania. Le indagini, coordinate dal pm Leopoldo De Gregorio, sono durate più di un anno e sono state eseguite con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti. “Gli accertamenti proseguiranno sentendo le ragazze sfruttate – ha detto il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo – per capire se si configurano altri reati oltre allo sfruttamento organizzato della prostituzione”.

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