Sabato 28 e domenica 29 gennaio al Teatro Politeama Pratese la Compagnia Il Teatro di Tato Russo presenta Gran Cafè Chantant, una rivisitazione in vaudeville della commedia di Eduardo Scarpetta. Ai primi del Novecento, mentre molti teatri di prosa chiudono perché la moda dell’epoca sembra non apprezzarli più, due coppie di artisti, detentori dell’antica arte della tragedia, sono costretti, ormai alla fame, a riciclarsi come vedette di cafè chantant. E quella che ne nasce, ovviamente, è una serie infinita di traversie e avventure tutte da ridere, che ci restituisce un affresco di un’epoca edonistica e culturalmente in grande decadenza.
Tato Russo riscrive e trasforma la commedia di Scarpetta in un vaudeville, che è un tourbillon di trovate e di caratteri, e intorno al classico divertentissimo intreccio scarpettiano ci propone l’analisi critica di un periodo storico che, pur durando lo spazio di una meteora, fu denso di significati culturali e civili, che chiudeva un secolo, l’Ottocento, e ne proponeva un altro, quello dell’opera moderna. Un mitico quindicennio che, pur proponendosi come un’epoca di splendori, portava in se un periodo di miseria e decadenza.