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di Carla Ceretelli Città ingessata che offre spazi sempre più ampi al degrado. Problemi irrisolti da decenni

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Vivendo a Firenze da decenni abbiamo potuto constatare e toccare con mano il degrado della città. Che è sempre stata gestita da una sinistra obsoleta con atteggiamenti e comportamenti da padrona,  della città così come della regione…considerando altresì la consigliatura ancorchè vivace e moderna del  sindaco uscente uno spazio temporale e temporaneo troppo esiguo per portare a termine un programma  di rinnovamento  realmente strutturale. La gestione è stata condotta a spizzichi e bocconi, certo con serietà e impegno,  ma anche  con l’impossibilità di trasformare la città come, forse,  avrebbe voluto. Qualche strada rifatta, qualche cassonetto qua e là, i fontanelli,  qualche asilo nido in più frequentato per altro soprattutto  da figli di extracomunitari che  spesso hanno punteggi isee più bassi, dato che molti , non tutti per carità, lavorano al nero.
I problemi che i cittadini residenti soffrono quotidianamente sono rimasti quelli di 5 anni or sono. Insomma quelli di sempre.
Una viabilità pressochè ingessata, tre linee  tramviarie previste almeno  dal 1997, non portate a termine, e nemmeno a metà. E il rigetto arrogante di  un progetto ben studiato di micrometrò, proposto,  all’epoca, dall’opposizione,  che avrebbe sicuramente alleggerito  la città dal traffico caotico e  in gran parte risolto la mobilità cittadina.  Con le solita vecchia motivazione  del ritrovamento di reperti.  Che con le nuove tecnologie si sarebbe potuto studiare come mantenerli magari facendone oggetto di ulteriore ammirazione… Mobilità peggiorata con la pedonalizzazione selvaggia.. specie quella di piazza Pitti, per altro abbandonata a se stessa e squallida, che ha diviso in due la città e reso  il viale dei colli, pensato per andare a passeggio o in carrozza, una delle vie di scorrimento ormai usata come i viali del Poggi, unica   “circonvallazione” esistente, oltre l’autostrada perennemente ingolfata..
Nulla, non è stato fatto nulla di risolutivo.. E siamo ancora invasi da scooter e auto. Già. Perchè anche il servizio pubblico lascia a desiderare pur essendo migliorato. Ancora i bussoni e, inalternativa, i bussini, che ci si sale sopra  come sulle giostre dei lunapark, sballonzolati a destra e a manca. Con attese esagerate per i percorsi a zigzag. Già.. ma ora si può fare il ticket con il cellulare…per chi lo paga. Già.. qualcuno dice che la città è piccola e si può girare a piedi.. certo, per i turisti.  Ma la grande alternativa è la bici.  Senza pensare che almeno un terzo della popolazione residente  è ultrasessantacinquenne.
Si, siamo una città vecchia,  in tutti i sensi, ma oltre ai giovani che hanno tutto il diritto ai sogni pensiamo anche ai vecchi che di sogni non ne hanno più.
Un’ occhiata all’ambiente.. giusto un’occhiata, perchè non si può guardare più di tanto, a parte le bellissime aiuole ornate di tulipani multicolori.
In una città che avrebbe bisogno solo di  buona manutenzione giacchè risplende di luce propria….
Carla Ceretelli

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