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Dolcezze Savini: cresce il fatturato e la qualità

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Fatturato e dipendenti in crescita. Sono numeri positivi quelli che chiudono l’anno 2017 di “Dolcezze Savini srl”, l’attività dedicata all’arte del pane e della pasticceria che un anno fa ha acquisito “Fiore”, storica azienda di dolci tipici senesi, che vanta tre prodotti Igp (due senesi per Panforte e Ricciarelli, e uno legato al territorio toscano per i Cantuccini). Nel 2017 Dolcezze Savini srl stima di arrivare col fatturato quasi a 23 milioni di euro, che equivale al 13% in più rispetto all’anno scorso. Una stima di fatturato che, sommata a quella della Fiore, raggiunge 27 milioni di euro. Per quanto riguarda il numero dei dipendenti, rispetto all’anno scorso c’è stata una crescita di occupazione del 10%.
«Posso dire che, alla luce di questi numeri, aver dedicato parte della nostro lavoro a prodotti speciali, tra cui quello del pane Dop, ci ha premiati – commenta Gabriele Filippini, proprietario e legale rappresentante della Dolcezze Savini -. Dopo l’ok arrivato da Bruxelles al nostro Consorzio del Pane Toscano a Lievitazione Naturale, a settembre 2016, abbiamo immediatamente sposato questa causa mettendoci subito all’opera per fare un pane di qualità, cotto a legna, preparato con un grano prodotto e macinato in Toscana. Il risultato è stato un successo clamoroso nelle vendite. Arricchiscono la nostra offerta altri pani speciali: quelli cotti a legna a base di farina Verna (un grano antico di ottima qualità) e il pane di farina integrale al 100%. Questi prodotti si possono trovare nei nostri punti vendita e nella grande distribuzione. Nel 2018 il nostro obiettivo è arrivare a 30 milioni di euro, sommando il fatturato di Dolcezze Savini srl e Fiore. La nostra azienda, nata nel 1959, si sta orientando verso una produzione che dedica particolare attenzione a materie prime naturali, con etichette più chiare e leggibili per i clienti – continua Gabriele Filippini -. Sono convinto che si possa crescere solo portando sul mercato prodotti di qualità, a basso contenuto di glutine e più attenti alla salute del consumatore, puntando sulla selezione accurata delle materie prime, in particolar modo delle farine. Infine – conclude Filippini – puntiamo a eliminare anche l’olio di palma dai nostri ingredienti per tutta la produzione di pasticceria e panetteria. Un processo già iniziato due anni fa e oggi in fase di ultimazione: ci manca solo il 10% per raggiungere questo risultato e contiamo di completarlo entro il primo trimestre del 2018, come primo obiettivo dell’anno nuovo».

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