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"Togliete Big Clay da piazza Signoria" Arriva dalla Francia la bocciatura per le statue di Fischer di fronte a Palazzo Vecchio

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Firenze è apparsa di recente su un articolo “La Tribune de l’Art”, che riporta le critiche sulle statue di Fisher in piazza della Signoria, effettuate sia all’interno del Consiglio comunale che fuori. “La Tribune de l’Art”  è  una rivista di stampa online francese, che si occupa della storia dell’arte e si propone di denunciare le violazioni “inammissibili” e contribuire a dibattiti sulla protezione del patrimonio culturale. 
Piazza della Signoria è il luogo privilegiato della storia di Firenze. Il Sindaco di Firenze,  Dario Nardella, dal settembre scorso ha installato sull’Arengario, accanto al David, due statue di cera biodegradabili di Fisher, “Fabrizio e Francesco”, poi rimosse, e di fronte una terza scultura dello stesso artista: il monumentale “Big Clay”. di ben 12 metri.
“L’articolo sottolinea come “la mostra di “Big Clay” -afferma Miriam Amato di Alternativa Libera –  non ha riportato nulla nelle casse del municipio di Firenze. Non è stato oggetto di alcun dibattito preliminare, anche se uno spazio pubblico, il più bel posto fiorentino, è stato occupato per mesi” . E che il sindaco di Firenze “come la maggior parte dei politici, non sa nulla della storia dell’arte. Non fa parte del suo design, che fa rima con il commercio, la moda, le notizie…Non è più affiancato da un assessore alla cultura in grado di presentare un progetto al dibattito collettivo. La politica culturale a Firenze è decisa dal MUS.E (acronimo Musei Eventi), società partecipata del municipio, quindi soggetta al controllo del Sindaco Nardella in persona, mentre la cosiddetta Direzione Cultura e Sport di Palazzo Vecchio in questo caso è servita solo come un registro”.
Anche Gazzetta si era preoccupata per la collocazione del Big Clay in piazza Signoria
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big claySulla scultura di Fischer è nata una protesta sui social network e nei media, e tra le numerose proteste sollevate, e citata nell’articolo, quelle di Mariarita Signorini, presidente regionale di Italia Nostra, che ha chiesto “chi ha permesso di esporre un opera contemporanea le cui dimensioni sono, ovviamente,  incompatibili con il contesto, con la prospettiva della Loggia dei Lanzi e degli Uffici compromessa”.
Nell’articolo si parla ancora del sindaco, sottolineando che “la volontà rischiosa di un leader politico senza un vero progetto culturale riflesso o concertato, ha danneggiato sia l’arte antica che quella contemporanea”, e che “usando il patrimonio come mezzo per affermare i suoi scatti mediatici, Nardella non solo manca di rispetto alla sua città, ma scredita i ripetuti annunci di un Rinascimento permanente”.
Nell’articolo viene citata anche la consigliera Miriam Amato che con la domanda presentata in Consiglio “sull’esatta quantificazione del deficit per la libera occupazione del suolo pubblico e il possibile trasferimento di “Big Clay” al parco delle Cascine”, ha  ottenuto risposte generiche.
“Quindi, in conclusione, – conclude Amato – colgo l’occasione per chiedere al sindaco di fare un regalo di Natale ai fiorentini: tolga il Big Clay da piazza della Signoria e lo faccia esporre in un altro luogo, ad esempio, di fronte al teatro comunale o alle Cascine”.
 
 

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