Della serie: Juve, non grazie. Ma Jovetic ammette anche di aver passato momenti difficili prima della scelta: “E’ stata una lunga estate a causa delle voci di mercato. Mi sono sempre comportato con professionalità e potete chiedere conferma a Montella: non ho mai saltato neanche mezzo secondo di allenamento, ho giocato novanta minuti in tutte le amichevoli, ho sempre tirato al massimo. Anche quando sembrava che il mio futuro fosse davvero incerto. Se mi sono sentito lontano da Firenze? Lontano no, ma in bilico sì Farci un pensiero è normale quando hai la possibilità di giocare la Champions League, la stima di tutto l’ambiente, il fatto di essere al centro di un progetto tecnico. Ma per quello non c’era bisogno di andare fino a Torino, lo sono già qui”.
Jovetic adesso è felice di essere al centro del mondo viola:“Assolutamente sì, non sono affatto pentito. E’ vero che il presidente Della Valle mi ha parlato e mi ha convinto a restare, ma partiva da una buona base, sapevo che avrei fatto bene a restare qui”.
E per parlare del futuro ci sarà tempo: “Come ha detto Della Valle ci aggiorneremo a fine stagione per capire quali saranno le prospettive. Mi ha detto lui di prendermi ancora un anno di riflessione dando il massimo qui: vedremo, inutile pensarci adesso. La mia testa pensa solo alla Fiorentina”.
L’intervista serve anche a far luce sulla questione clausola e sull’atteggiamento del suo procuratore Ramadani: “La clausola è un foglio integrativo al contratto, a tutti gli effetti una clausola liberatoria. Abbiamo deciso insieme di non sfruttarla, ora non c’è bisogno di aggiungerne un’altra. Ho letto troppe cattiverie sul mio procuratore. Lui fa solo il suo lavoro, vuole il mio bene e non ha assolutamente nulla contro la Fiorentina. Il City? Ho fermato io la trattativa. Quando dall’Inghilterra si sono fatti avanti con forza io avevo già deciso di restare a Firenze”.
La chiusura è dedicata a Luca Toni: “Non mi aspettavo l’arrivo di Toni, ma è un campione e può darci una mano. Mi ha sfidato dicendomi di dimostrargli che sono all’altezza dei campioni che hanno giocato con lui, come Totti e Ribery? Lo farò”.