di Piero Campani
Sarà difficile seguire il sindaco Nardella quando parla di inquinamento e di dare lavoro al made in Italy, quando i suoi atti vanno in direzione opposta a quello che va raccontando ai suoi concittadini. Le tramvia sono una soluzione ma ci sono tanti chilometri che attanagliano la città con Polveri sottili, e ossido d’azoto che con il gas naturale viene abbattuto del 60% rispetto all’attuale normativa Euto VI. Il rumore abbattuto addirittura del 50%:
Iveco Bus, società che produce in Italia i mezzi PER LA MOBILITA’ ha annunciato un accordo per la fornitura di 450 autobus destinati alla città di Abidjan. L’accordo è stato siglato con l’ente di trasporto pubblico cittadino SOTRA (Société des Transports Abidjanais) e consentirà all’operatore praticamente di raddoppiare le dimensioni della propria flotta di veicoli. L’ordine sarà composto da 400 autobus Crossway Low Entry con una lunghezza di 12 metri e da 50 autobus urbani Crealis da 18 metri alimentati a gas naturale compresso (CNG).
Iveco Bus, il gas italiano arriva in Africa
I modelli Iveco Bus Crealis saranno i primi autobus alimentati a gas naturale a essere consegnati nel continente africano. Questo rappresenta un importante passo in avanti per la Repubblica della Costa d’Avorio grazie alle significative ricadute ambientali derivanti dall’adozione di autobus alimentati a gas naturale.
Con i 450 Iveco Bus, prodotti in Italia, emissioni di particolato prossimi allo zero
Con il gas naturale, i livelli di emissione di particolato sono prossimi allo zero e quelli di ossido di azoto sono ridotti del 60% rispetto all’attuale limite normativo Euro VI. Anche i livelli di rumore sono ridotti del 50%, garantendo un funzionamento silenzioso per il conducente e per i passeggeri, nonché per i pedoni e i veicoli circostanti. Ma Firenze ha scelto bus a gasolio che nel 2020 non dovrebbe superare il 20% dei mezzi per il servizio pubblico. Significa che nel giro di 4 anni i mezzi acquistati recentemente dall’Ataf sono a rischio emissioni. Le ultime vicende legate alle emissioni non conformi al dettato europeo partono proprio dalla Germania con il dieselgate per le vetture per arrivare al triste episodio di scimmie chiuse in una stanza a respirare le emissioni inquinanti. E’ la conseguenza dello smantellamento dell’Ataf che sta portando l’azienda ad un futuro incerto. Renzi e Mazzoncini hanno deciso, in tempi di strapotere per il giglio magico, di passare ad una società privata senza dare una programmazione per il suo futuro, tanto che recentemente si è scoperto che mancano chilometri per il mantenimento dell’attuale numero di personale. L’assessore Giorgetti ha fatto presente che queste cose erano note al momento dello smantellamento. Ma chi paga questi chilometri in più?
Nessuno ha risposto, tanto meno dai vertici di Ataf affidata a Stefano Bonora, (nella foto) promosso dalla Sita a AD di Atf Gestioni srl al momento della promozione di Mazzoncini alle FS . Sotto l’occhio vigile di Matteo Renzi.
Si può affermare che c’era una volta l’ATAF, contestata, ma allo stesso tempo amata dai fiorentini perché era dalla loro parte. Certamente sì, ma chi non se ne accorto è il vertice della nuova gestione.
Milano annuncia l’estinzione del diesel dalla flotta ATM, da febbraio in esercizio 25 bus elettrici
La lotta allo smog e alle polveri sottili passa dal rinnovamento dei mezzi pubblici. Ne è assolutamente convinto Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che in veste di azionista dell’Atm, l’azienda milanese dei trasporti pubblici controllata dal Comune (socio unico), ha annunciato ieri l’estinzione del diesel dalla flotta dell’Atm e il passaggio integrale all’elettrico nel giro dei prossimi 12 anni. Un primo passo concreto è già stato fatto da Atm con l’acquisto di 25 bus elettrici che circoleranno per le strade di Milano a cominciare dal prossimo febbraio. Ve precisato che il 70% del servizio Atm è già effettuato con veicoli a trazione elettrica: treni della metropolitana, tram, filobus, autobus elettrici e a idrogeno. Ora si procederà con il completo rinnovamento della flotta di superficie alimentata a gasolio.
Atb Bergamo, dal 5 febbraio percorso tangenziale con autobus Solaris elettrici
Quasi trenta chilometri di linea autobus totalmente elettrica, con dodici Solaris Urbino electric incaricati di gestire il servizio. È ai blocchi di partenza, dopo la necessaria fase preparatoria, la linea C di Atb Bergamo, un percorso tangenziale al centro città, integralmente servito da autobus elettrici e accompagnato da sedici pensiline smart. La città orobica si affianca a Torino tra le città ad aver messo in campo i primi drappelli di autobus elettrici in Italia.