La Polizia di Stato di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Firenze – dr. Mario Profeta – su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze – dr.ssa Alessandra Falcone – nei confronti del presunto autore del tentato omicidio commesso la notte dello scorso 14 ottobre ai danni di una giovane ragazza italiana che, dopo aver trascorso la serata in una discoteca di Montelupo Fiorentino, transitava nel parco dell’Ambrogiana.
La meticolosa attività d’indagine della Squadra Mobile della Questura di Firenze e del Commissariato di P.S. di Empoli, avviata immediatamente dopo i fatti, ha consentito di raccogliere una serie di elementi – anche scientifici – che, in maniera inequivocabile, hanno portato ad accusare del grave episodio un giovane ragazzo italiano di 21 anni, destinatario del provvedimento restrittivo.
Gli investigatori, anche grazie ad un puntuale lavoro di sincronizzazione delle immagini video – raffrontate con i dati dei tabulati telefonici – hanno potuto ricostruire che quella notte, alle ore 6.20 ca., un uomo con pantaloni chiari ed un giubbotto scuro, a bordo di una bicicletta, ha imboccato il viale che la giovane vittima stava percorrendo in senso opposto, mentre era intenta a parlare con il cellulare. Dopo averla incrociata, l’uomo l’ha seguita per poi colpirla alle spalle con un oggetto contundente, facendola cadere e trascinandola per circa 200 mt., per poi abbandonarla al margine del viale, non prima di essersi impossessato del cellulare che aveva tra le mani.
La conseguente attività investigativa – basata sulla classica e fondamentale acquisizione di informazioni – unita all’attività tecnico-scientifica, ha consentito di attribuire un’identità all’uomo inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza a bordo della bicicletta, le cui tracce biologiche sono state trovate sugli indumenti della giovane vittima.
L’insieme dei riscontri così acquisiti ha permesso agli investigatori della Polizia di Stato di fornire alla Procura della Repubblica elementi determinanti per la richiesta della misura cautelare.
Il 21enne italiano si trova ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.