Arresto per 4 persone. Fra loro due fratelli titolari di fatto di un noto bar pasticceria nel centro di Firenze, uno dei quali in libertà condizionale dopo una condanna all’ergastolo
I militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze hanno dato esecuzione oggi 27 marzo ’18 ad un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze – Paola Belsito – su richiesta di questa Procura Distrettuale Antimafia, emessa nei confronti di 4 persone residenti a Firenze, in Provincia di Bergamo e in Spagna, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
I carabinineri hanno battezzato l’operazione antidroga messa a segno tra Spagna e Italia, coordinata dalla procura distrettuale antimafia, ‘ Affari di famiglia’. Di questo in effetti si trattava: due fratelli palermitani gestori di fatto di una nota pasticceria del centro di Firenze erano i finanziatori di un’associazione criminale che coltivava in Spagna marijuana spedita poi in grosse quantità sulla piazza italiana. I due sono stati arrestati dai carabinieri di Firenze insieme a un uomo di origine albanese preso a Bergamo, a cui arrivava parte della droga prodotta in Spagna. Uno dei due fratelli, vicini gli ambienti mafiosi, era già stato condannato all’ergastolo per due omicidi a Firenze e Messina e il suo gancio spagnolo era un pericoloso pregiudicato di Valladolid arrestato dai Mossos d’Esquadra catalani.
Nel corso dell’indagine, sono stati ricostruiti gli spostamenti di S.R. in territorio iberico, dove l’indagato ha preso parte in prima persona all’organizzazione dell’attività di produzione della sostanza stupefacente nell’area di Calafell, nei pressi di Tarragona, in collaborazione con C.G.R., pericoloso pregiudicato di Valladolid con precedenti penali per omicidio, rapina e traffico di stupefacenti. Nei confronti dello spagnolo, il provvedimento è stato eseguito con il supporto di personale dell’Area del Crimine Organizzato del Mossos D’Esquadra, organo di polizia catalano.
Il quarto destinatario del provvedimento è l’albanese D. P., residente a Cenate di Sotto (BG), emerso dalle indagini quale destinatario finale di parte dello stupefacente che sarebbe stato prodotto.
I due fratelli finiti in manette per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga avevano anche messo su società intestate a prestanome per mascherare la titolarità della pasticceria fiorentina. Società che poi erano portate al fallimento. Undici gli indagati sottoposti a perquisizione per trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta.
La piantagione di cannabis riconducibile ai due fratelli è stata sequestrata dalla polizia spagnola nel giugno del 2017