Home VETRINA Jovetic e Toni infiammano il Franchi (2-0). Le pagelle

Jovetic e Toni infiammano il Franchi (2-0). Le pagelle

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Andrea Della Valle Stringato, felice ma con i piedi per terra, a caldo, caldissimo, appena qualche secondo dal fischio finale Andrea Della Valle si concede per un paio di battute a Violachannel.tv “Sono felice per Toni, ma soprattutto mi è piaciuta questa squadra, decisa, rocciosa, molto motivata. Beh vedere Luca (Toni ndr.) segnare appena qualche minuto dopo il suo ingresso in campo è stata un grande gioia, però quello che mi fa andare via molto soddisfatto è soprattutto il modo in cui la squadra ha giocato ed ha dato segnali di crescita”.
Negli spogliatoi proprio il Patron è andato poi a complimentarsi con il gruppo ed ha abbracciato il ‘bomber’ con il 30 e Stevan Jovetic che sale in classifica marcatori con le sue quattro marcature in tre partite.

TABELLINO: FIORENTINA-CATANIA 2-0 (1-0);

FIORENTINA – (3-5-2) – Viviano;, Roncaglia, Gonzalo, Tomovic, Cuadrado (28′ st Mati Fernandez), Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual (38′ st Cassani), Jovetic, Ljajic 6 (18′ st Toni). A disp: Neto, Lupatelli, Hegazi, Olivera, Seferovic, Llama, Capezzi, Camporese, Romulo. All: Montella.

CATANIA – (4-3-3) – Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Biagianti (36′ st Izco), Lodi, Almiron (1′ st Castro), Barrientos, Bergessio, Gomez (44′ st Doukara). (Frison, Rolin, Sciacca, Bellusci, Ricchiuti, Terracciano, Salifu, Capuano). All: Maran.

Arbitro: Doveri. Marcatori: 43′ pt Jovetic (J), 20′ st Toni (F). Ammoniti: Ljajic (F), Pizarro (F), Gomez (C), Jovetic (F), Spolli (C).

LA NOSTRA PAGELLA

VIVIANO 6: Per un portiere non è facile intervenire quando la squadra avversaria ci mette oltre70’prima di concludere con pericolosità. Lui risponde presente, risolvendo una situazione scabrosa che poteva riaprire la gara. Per il resto veste i panni del tifoso in campo, limitandosi all’ordinaria amministrazione.

RONCAGLIA 7: E’ il beniamino incontrastato dello stadio Franchi. Ogni suo intervento è sottolineato con un applauso ed è giusto così perché gli anticipi sono sontuosi e i tackle arrembanti e spettacolari. Mette paura a chiunque osi aggirarsi nella sua zona di competenza.

GONZALO RONDRIGUEZ 6: Guida ordinata e diligente della retroguardia viola. Si vede poco, ma è sempre nella posizione giusta al momento giusto.

TOMOVIC 6,5: Veloce e reattivo. Da applausi un recupero su Bergessio nel primo tempo, con l’argentino che stava per involarsi verso Viviano. Non è stato ancora presentato alla stampa, ma si è già calato alla perfezione nella Fiorentina di Montella.

CUADRADO 6,5: Gioca molto alto, quasi da ala pura e dopo un inizio un po’ in sordina semina il panico sulla fascia, costringendo al fallo quasi sistematico i suoi controllori.  Dal27’st M. FERNANDEZ s.v.: Un assaggio di Artemio Franchi e qualche tocco sopraffino che mette in mostra la sua elevata cifra tecnica.

MIGLIACCIO 6: Aggiunge muscoli al centrocampo viola e anche capacità d’inserimento. La Fiorentina aveva bisogno di questo, pazienza se i piedi non sono d’alta scuola. Per quello chiedere ai suoi colleghi di reparto.

PIZARRO 7,5: Incanta il Franchi con le sue pennellate d’autore. Nello stretto non lo prende nessuno e quando sale in cabina di regia detta la manovra con sapienza sudamericana. Anche la condizione atletica è in netta crescita. Più di così…

BORJA VALERO 6,5: E’ un centrocampista universale, dotato di un’intelligenza calcistica superiore. Sa fare tutto e quando Pizarro va in fisiologico debito d’ossigeno ci pensa lui a orchestrare la manovra. Pecca solo in fase conclusiva, ma non si può avere tutto dalla vita.

PASQUAL 6: Il capitano, come al solito, ce la mette tutta. Sale e scende sulla fascia senza pause. Quando Montella decide di toglierlo esce stremato.   Dal36’CASSANI s.v.

LJAJIC 6+: troppo lezioso all’inizio, poi è protagonista di un grande recupero difensivo al 42’che sembra sbloccarlo. Confeziona l’assist per Jovetic e segna anche un gol su punizione, annullato per il fuorigioco di Ronaglia. Ma soprattutto corre e sbuffa per rendersi utile alla causa. Questa è una novità assoluta.

Dal18’st TONI 7: La favola di Luca con la Fiorentina continua. Quasi il tempo non si fosse mai fermato. Entra accolto da un’ovazione e dopo un minuto e mezzo segna. D’accordo l’assist di Jovetic è di quelli da spingere in porta, ma per farlo bisogna essere lì, rapaci e  affamati di gol. Proprio come lui, bomber di razza anche a 35 anni suonati. Prova timbrare ancora il cartellino,ma per adesso va bene così.

JOVETIC 7,5: Sembra di essere tornati ai tempi di Batistuta. Tecnicamente non ci somiglia per niente, ma la Fiorentina dipende da lui come un tempo dipendeva dal bomber di Reconquista. Gira al largo dalla porta sornione, fino al42’quando sfrutta la palla di Ljajic per bruciare sul tempo Andujar con un rasoterra chirurgico. Poi serve a Toni un assist con su scritto: “spingimi in porta”. Nella ripresa, con le maglie del Catania, più larghe diventa inarrestabile. Altro che clausola, servirebbe una cassaforte per tenerlo a vita a Firenze.

IL FRANCHI TORNA AGLI ANTICHI  (22.800 paganti) Buona cornice di pubblico all’Artemio Franchi per il match col Catania. Il cassiere parla di 9mila 199 biglietti venduti, più  12mila 636 abbonati e 892 “voucher”. Il totale fa 22mila 727. Non saranno numeri da record, ma rispetto alla scorsa stagione i passi in avanti sono evidenti. Il pubblico tributa il giusto omaggio a Niccolò Campriani, medaglia d’oro nella carabina50 metritre posizioni e medaglia d’argento nella carabina10 metrialle ultime Olimpiadi di Londra. Fiorentino doc e grande tifoso viola come Emiliano Viviano che lo premia con una maglia della Fiorentina, col suo nome e il numero otto sulle spalle. Presenti in campo anche i ragazzi del vivaio protagonisti del reality calcistico in onda su Mtv. Che poi si accomodano in tribuna d’onore accanto ad Andrea Della Valle.

Sotto la Fiesole campeggia uno striscione: “20 anni fa come oggi, Pompa vive sempre” dedicato alla memoria dell’ultrà Stefani Biagini, in occasione del ventennale dalla sua scomparsa. Il capitano della Fiorentina Pasqual depone, prima del fischio d’inizio, un mazzo di fiori prorio sotto il lenzuolo bianco.

Quando Luca Toni sbuca dal sottopassaggio scattano applausi e cori in memoria dei tempi d’oro. Il bomber siede in panchina, pronto a subentrare. La Fiesole canta senza sosta, dagli altri settori si alternano applausi per gli interventi di Roncaglia (beniamino incontrastato) e Tomovic, per le aperture di Pizarro e qualche mugugno quando Ljajic indugia troppo col pallone tra i piedi.

La manovra scorre fluida tra i tocchi di velluto di Pizarro e le giocate intelligenti di Borja Valero, ma si perde negli ultimi sedici metri, causa attacco un po’ anemico. L’arbitro Doveri fa arrabbiare un po’ tutti per decisioni che manifestano una certa tendenza al protagonismo. Per sbloccarla servirebbe l’acuto del campione. Detto, fatto: al42’Jovetic riceve palla da Ljajic e scocca una conclusione a pelo d’erba che lascia di stucco Andujar. Il Franchi esplode di gioia e il primo tempo si chiude fra le ovazioni.

Nella ripresa, al minuto 18, Montella decide che è l’ora di Toni e i tifosi accolgono il suo ingresso in campo, per Ljajic, con un boato. E il bomber sfrutta la magia dello stadio che lo ha consacrato nel grande calcio per segnare subito. Dopo appena un minuto e mezzo. Un segno del destino che riconcilia ulteriormente il popolo viola con la Fiorentina. I tifosi sono in estasi. Per il resto la Curva si dedica ai cori (alcuni antipatici) contro la Juventus, già proiettata alla prossima sfida del Franchi: il 25 settembre arriverà la Juve. E il clima si preannuncia davvero di fuoco.

 

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