di Elisabetta Failla

Poco prima di Natale il Consorzio Vino Chianti Classico ha presentato un progetto che riguarda il mondo della ristorazione, da sempre uno dei settori di interesse commerciale per la diffusione del vino del Gallo Nero.
Ḕstata anche l’occasione pe il neo presidente del Consorzio Giovanni Manetti per presentare le sue “linee guida” di cui il progetto “Amici del Chianti Classico” fa parte. “Facciamo tesoro di quanto è stato fatto finora per andare avanti – ha detto il presidente Manetti – focalizzeremo il nostro lavoro sulla valorizzazione del lavoro dei circa 600 soci ma anche delle nuove denominazioni che si stanno affermando in questo momento e dell’immagine del Chianti Classico che dovrà raggiungere livelli più alti per stare al passo con i grandi vini del mondo”.
Per poter raggiungere questi obiettivi il Consorzio dovrà supportare i viticultori in questo miglioramento dove l’autenticità e il territorio dovranno essere valorizzati per aumentare la qualità dei vini; maggiore importanza sarà data alla sostenibilità sia in vigna che in cantina e, infine, maggiore importanza sarà dato al Sangiovese, il vitigno principale del vino Chianti Classico, la cui percentuale sta aumentando nel territorio.
Ma l’attenzione, come dicevamo, sarà focalizzata anche sul mondo della ristorazione proprio con il progetto “Amici del Chianti Classico”, ovvero la creazione di una nuova comunità di ristoranti a cui viene riconosciuto il merito di lavorare in modo particolarmente entusiasta e professionale con i vini del Gallo Nero.
Il progetto nasce da uno screening di oltre 300 ristoranti tra le città di Firenze, Siena e nel territorio di produzione del Chianti Classico portato avanti dall’agenzia 2night, che ha potuto restituire al Consorzio una ampia fotografia del posizionamento del Chianti Classico nel suo mercato domestico per eccellenza.
Da questo lavoro è emersa una discreta sensibilità da parte dei ristoranti mappati verso la denominazione di casa, con oltre 20 Chianti Classico in carta in media nei ristoranti mappati, molti dei quali presentano una sezione in carta dedicata esclusivamente ai vini del Gallo Nero.
A seguito di questa ricerca e dei relativi risultati sono stati stabiliti i criteri di inclusione nel “club” e nominati i primi ristoranti “Amici del Chianti Classico”, a cui è stato subito inviato un kit di benvenuto con benefit di riconoscimento come una vetrofania dedicata, una targa realizzata con il legno delle botti dove è invecchiato il Chianti Classico, una cartina in rilievo del territorio di produzione e alcuni oggetti utili al lavoro quotidiano del ristoratore.
I criteri di inclusione si riferiscono sia a parametri quantitativi, ovvero alla percentuale di Chianti Classico rispetto ad altri rossi toscani presenti in carta, che qualitativi tesi ad assicurare una corretta informazione dei vini in carta e buone pratiche di utilizzo del prodotto.
“Volevamo aprire un canale diretto e costante con chi lavora nel mondo della ristorazione, con coloro che consideriamo tra gli ambasciatori più importanti della nostra denominazione – ha prseguito Giovanni Manetti – Grazie al prezioso lavoro di tante persone impegnate ogni giorno in questo settore, il grande pubblico ha la possibilità di apprezzare i nostri vini conoscendoli in modo più approfondito. Per questo è importante premiare, ma anche informare costantemente i nostri ristoratori su novità e tendenze che ruotano intorno al Chianti Classico e capire da loro in che modo il Consorzio e le aziende che lo compongono possono aiutare il loro lavoro”.
Dal cuore della Toscana il progetto sbarcherà già nel 2019 nella città di Milano. Questa tappa sarà utile non solo per entrare in contatto con una delle comunità enogastronomiche più interessanti d’Italia, ma anche per mettere a fuoco dimensioni e criteri di inclusione di chi lavora con il Chianti Classico al di fuori della Toscana, in un paese che ormai vede nella regionalizzazione dei consumi del vino il trend dominante.
Già in programma le prime iniziative dedicate ai soci del club, come la presentazione del nuovo raccolto dell’Olio DOP Chianti Classico svoltasi presso la sede del Consorzio nei giorni scorsi, inviti privilegiati alle principali manifestazioni della denominazione come la “Collection” e Vinitaly solo per fare alcuni esempi e degustazioni “en primeur” nel corso dell’anno.
I primi Amici del Chianti Classico
Firenze
Buca Mario
Enoteca Le Barrique
Francesco Vini
Golden View
Harry’s Bar
La Falterona
Mamma Gina
Pitti Gola e Cantina
Ristorante Giannino in San Lorenzo
Ristorante Il Paiolo
Trattoria Cammillo
Trattoria del Carmine
Trattoria Giovanni
Trattoria Mario
Vini e Vecchi Sapori
Siena
Enoteca I Terzi
Gallo Nero
Grotta di Santa Caterina – Bagoga
La Compagnia dei Vinattieri
Osteria Enoteca Sotto le Fonti
Osteria Le Logge
Porrione
Ristorante Enzo
Ristorante Il Bargello
Ristorante L’Osteria
Ristorante San Desiderio
Villa Scacciapensieri
Territorio
Antica Trattoria La Torre
Caffè del Popolano
Cantinetta Sassolini
Da Verrazzano
Foresteria Villa Cerna
Fuori Piazza
Gallo Giallo
Il Paese dei Campanelli
Il Papavero
Il Re Gallo
La cantinetta del Nonno
La Loggia del Chianti
La Porta del Chianti
La Terrazza
Le Contrade
Le Tre Porte
Nello
Osteria alla Piazza
Osteria Le Panzanelle
Osteria Mangiando Mangiando
Osteria Ristorante Gallo Nero
Ristorante De Gustibus
Ristorante della Fornace
Ristorante La Castellana
Ristoro L’Antica Scuderia
Trattoria da Bule