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Giornata nera quella di ieri per Nardella Prima le elezioni degli Usa dove esce con unTwitt “sull’inciviltà di Trump” seconda lo stop del Tar al Termovalorizzatore se non verranno piantati gli alberi come da protocollo

admin
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Giornataccia ieri per il sindaco Nardella che già di prima mattina si è rivolto in malo modo e in modo “becero” verso il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “La rabbia degli americani è stata più forte dell’inciviltà di . Non possiamo stupirci più di tanto. ” ha scritto su Twitter il sindaco   della città che negli anni si è guardata bene di uscire dalle linea guida per signorilità e immagine.  Dopo un poco  tempo (molto probilmente qualcuno lo ha fatto notare) ha capito di averla fatta grossa “offendendo” il presidente di uno dei maggiori  stati del mondo. Da sempre alleato dell’Italia, che ha contribuito con soldi e morti a sconfiggere il fascismo. Quindi subito dopo ha fatto partire un nuovo Twitter : “Il mio giudizio è legato al comportamento in campagna elettorale. Gli elettori vanno sempre rispettati e la cooperazione con USA non cambia”. Il tutto alle 11,09.

Dicevamo della giornata nera per Nardella con il Tar che recepito le istanze del popolo di Sesto Fiorentino che chiedeva l’azzeramento dell’inceneritore. Il Tar ha convenuto che non può essere considerata un’opera a se stante ma inserita in un contesto di sistemazione della piana dove è previsto anche il nuovo aeroporto.

“La sentenza del TAR è un’ottima notizia, una notizia che smentisce chi ci diceva che tutto fosse già deciso e che niente potesse più cambiare. Da oggi le istituzioni e la politica devono tornare a ricoprire il proprio ruolo, che è quello di ascoltare non solo la sentenza del giudice amministrativo, ma anche e soprattutto il volere dei cittadini- afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Siamo disponibili fin da subito a partecipare a qualunque tavolo politico e istituzionale che rimetta davvero in discussione le decisioni già prese. Ai comitati, alle associazioni, agli avvocati va un grande ringraziamento, perché questa sentenza dà alle istituzioni una grande opportunità, quella di tornare su una scelta sbagliata che ci veniva detto non potesse più essere messa in discussione”.    

 

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