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Più di cento bandoni puliti dagli “Angeli del bello”

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Oltre cento bandoni, 500 metri quadri di superficie muraria e cento paletti della segnaletica verticale: questi gli interventi che fino ad oggi hanno realizzato degli Angeli del Bello di Firenze per Bandoni ad arte 2016. Il progetto, svolto con il cofinanziamento della Camera di Commercio di Firenze (che finanziano il 60% dei costi viene, mentre il restante 40% è a carico della Fondazione), impegna i volontari da settembre in operazioni di ripristino del decoro nella zona dell’Oltrarno.

Oggi, alla presenza dell’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini, il vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze Claudio Bianchi, e quello della Fondazione fiorentina Marco Bassilichi, viene presentato anche l’avvio di una nuova sperimentazione. I duemila volontari utilizzeranno per i propri interventi vernice antipipì, una finitura trasparente per la protezione di tutte le superfici sia porose che compatte. Agisce respingendo pipì, acqua e particelle di sporco. Il trattamento non modifica e non altera la traspirabilità della superficie, ed è garantito per la durata del film sulla superficie. Il prodotto, realizzato da una Ditta Toscana, Colori Nutini, verrà utilizzato dagli Angeli di Firenze come protezione attiva, in attesa delle autorizzazioni della Soprintendenza per l’utilizzo anche su beni notificati.

«Siamo qui oggi per ringraziare la Fondazione dell’impegno quotidiano per Firenze, ma anche per distribuire posaceneri tascabili utili, anzi indispensabili direi, per tutti i cittadini – così questa mattina l’assessore Alessia Bettini, a fianco dei volontari con pettorina e guanti -. Parte da qui la nuova campagna di sensibilizzazione, in cui vogliamo coinvolgere anche i centri commerciali naturali, importantissima per aiutarci a tenere pulita la nostra città».

Tornando su Bandoni ad arte Claudio Bianchi di Camera di Commercio di Firenze, ha aggiunto: «La cosa interessante di questo progetto è che tutti insieme, a iniziare dai volontari, diamo un segnale chiaro e visibile su quanto bello e suggestivo possa essere un quartiere come l’Oltrarno riportato al suo volto originale. Un’operazione antidegrado che ha anche il valore di aggregare una comunità e di farla conoscere al mondo insieme a tutte le sue attività imprenditoriali».

Intanto la squadra, specializzata nel recupero di superfici, sta intervenendo in Oltrarno quattro, cinque volte a settimana seguendo le indicazioni del tecnico del colore, nei momenti di sosta e chiusura delle attività commerciali e con il favore della luce naturale e del clima. A oggi sono state ripristinate cento saracinesche. Il colore originale è stato utilizzato per rendere nuovo splendore ai bandoni ubicati in via della Chiesa, via dell’Ardiglione, via del Leone, via dell’Orto, via del Campuccio, via Ludovico Ariosto, via Santa Monaca, Piazza del Carmine e vie limitrofe. Questo il contributo della Fondazione fiorentina al Progetto Oltrarno sostenuto dalle associazioni di categoria, con il contributo economico della Camera di Commercio di Firenze (le spese del progetto “bandoni ad arte” sono state coperte per un 60% dalla Camera di Commercio di Firenze e per il restante 40% dalla Fondazione).

Le attività sui bandoni solitamente sono suddivise in due fasi: lo scarto del vecchio colore prima, la pulitura e nuova colorazione poi. Il tutto gratuitamente e dietro assenso e richiesta delle attività commerciali stesse. Nell’esecuzione dei lavori si parte dal piano marciapiede fino a circa 2,5 metri di altezza seguendo le delimitazioni architettoniche presenti (marcapiani, finestre, ecc.) o seguendo una linea orizzontale che ad altezza occhio appare uniforme al passante. In corso d’opera i volontari, armati di pettorina, pennelli, rulli, diluenti e colori hanno ricevuto ottima accoglienza, ringraziamenti e suggerimenti utili sul campo, ma anche nuove richieste, tanto che il numero degli interventi è aumentato nel tempo. All’attività sulle saracinesche delle utenze commerciali si è aggiunta anche la ripulitura di circa 500 metri di superficie muraria e il ripristino anche dei bandoni abbandonati, il cui recupero è importante per il decoro generale delle vie interessate dal progetto.

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