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Lunedì il ministro Severino inaugurerà il palazzo di giustizia

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ASSENTI GLI AVVOCATI PER PROTESTA CONTRO RENZI

Doppio appuntamento, nella giornata di lunedi’ 23 gennaio, per il ministro della Giustizia Paola Severino in occasione della sua visita a Firenze. Nella mattinata, infatti, e’ prevista la sua partecipazione all’inaugurazione del Nuovo Palazzo di Giustizia del capoluogo toscano in presenza del sindaco Matteo Renzi e di Fabio Massimo Drago, presidente della Corte d’Appello di Firenze. Il programma dell’incontro prevede il taglio del nastro e l’intervento da parte della Guardasigilli Severino, oltre allo scoprimento della statua realizzata da Antonio Crivelli, posizionata all’esterno dell’edificio.Tra le tante autorita’, prevista la presenza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, del procuratore generale presso la Corte d’Appello, Beniamino Deidda, e dei presidenti dei tribunali di Pisa ed Arezzo, Salvatore Lagana e Dario Centonze. Al termine dell’inaugurazione, secondo appuntamento della Guardasigilli in visita al Nuovo Complesso Penitenziario di Firenze Sollicciano dove incontrera’ il direttore dell’Istituto, Oreste Cacurri, il provveditore, Maria Pia Giuffrida, il personale dell’Istituto e la commissione dei detenuti dei reparti maschile e femminile

Gli avvocati fiorentini diserteranno l’inaugurazione del nuovo palazzo di giustizia a Firenze, lunedi’ 23, alla quale partecipera’ il ministro della Giustizia Paola Severino. La protesta e’ contro il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, e il presidente della Corte d’Appello di Firenze, Fabio Massimo Drago, accusati di non averli coinvolti nell’organizzazione della cerimonia. ”Solo dalla sua comunicazione – ha scritto il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Firenze, Sergio Paparo, in una lettera inviata a Drago e a Renzi – abbiamo appreso della cerimonia celebrativa di un evento che la citta’ di Firenze e l’avvocatura fiorentina attendono da oltre un secolo”. Gli avvocati, scrive ancora Paparo, sono ”soggetti indispensabili della Giurisdizione” e quindi non possono ”accettare di essere considerati meri ospiti del Palazzo di Giustizia, che e’ anche la nostra casa”.

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