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In crescita gli “intossicati” dai videopoker

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C’e’ stato chi, giocando d’azzardo online, e’ riuscito ad accumulare debiti per un milione di euro, e chi, in un solo giorno, e’ riuscito a farsi ‘mangiare’ dai videopoker oltre 8000 euro. Questi due dei casi di dipendenza dal gioco, avvenuti a Firenze nel 2011 ed emersi oggi durante la presentazione in Palazzo Vecchio della campagna di informazione e sensibilizzazione ‘Alea’, promossa dalla Regione e sostenuta anche dal Comune del capoluogo toscano. Proprio a Firenze, e’ stato spiegato, i giocatori ‘patologici’ continuano ad aumentare: mentre nel 2010 ai centri Sert cittadini, dove e’ attivo un team che si dedica esclusivamente a questo tipo di problematiche, si erano rivolte 128 persone con ‘intossicate’ dal gioco d’azzardo, lo scorso anno tale numero e’ salito a 159. Tra questi, in base ai dati raccolti dai servizi sociali comunali, 129 sono uomini (76,5%) e 30 donne (23,5%); l’ eta’ media e’ di 45 anni. Rispetto alle altre tipologie di utenti Sert, come tossicodipendenti e consumatori di sostanze illegali i giocatori tendono ad avere una scolarizzazione piu’ avanzata. Il 68% ha un’occupazione stabile, l’80% vive con il proprio stipendio; il 55% vive in famiglia. ”Quella del gioco compulsivo e’ una piaga in crescita costante che sta assumendo una dimensione drammatica – ha lanciato l’allarme l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi nel corso della presentazione di stamani – anche per colpa della televisione, che talora promuove in vari modi il gioco d’azzardo. Compito di un ente pubblico – ha concluso – e’ al contrario quello di scoraggiarne con forza ogni forma, ed e’ quello che stiamo cercando di fare attraverso la nostra campagna”.

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