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Variante Omicron, obbligo vaccino e terza dose: il punto

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Con la variante Omicron sempre più diffusa l’idea di rendere il vaccino anti-covid obbligatorio si fa strada. In Europa qualche Paese apre a questa ipotesi, altri si sono portati vanati. In Grecia ad esempio è prevista una multa di 100 euro al mese per le persone con più di 60 anni che rifiutano di vaccinarsi contro il Covid. La misura è stata annunciata dal primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, per incentivare la popolazione a immunizzarsi contro il virus.  

In Austria, in lockdown da lunedì 22 novembre, dal primo febbraio 2022 sarà obbligatorio il vaccino contro il Covid-19. In Germania, pronta a varare una nuova stretta sulle misure anti-covid, Olaf Scholz si è detto favorevole alla vaccinazione obbligatoria contro il coronavirus. Il prossimo cancelliere tedesco ha espresso la sua posizione nel corso del vertice con la cancelliera uscente Angela Merkel e i presidenti dei lander tedeschi, dedicato all’emergenza sanitaria. Secondo le indiscrezioni riportate dalla Bild, Scholz ha detto che come membro del Bundestag voterà a favore del provvedimento, se questo verrà portato all’attenzione dell’Aula. Il cancelliere in pectore si è anche detto favorevole ad un provvedimento che vieti ai non vaccinati l’accesso a tutti gli esercizi commerciali non essenziali.  

Israele
 

Intanto da Israele arrivano segnali di ottimismo nella campagna contro la diffusione della nuova variante Omicron. Tre dosi di vaccino contro il covid proteggono, ha affermato il ministro della Sanità israeliano Nitzan Horowitz secondo il quale gli individui pienamente vaccinati contro il covid, possono essere protetti anche contro la variante Omicron. In Israele sono stati fino a ora confermati quattro casi di positività alla variante. “Nei prossimi giorni avremo informazioni accurate sull’efficacia del vaccino contro Omicron, ma c’è già spazio per l’ottimismo, e ci sono indicazioni iniziali per cui coloro che sono stati vaccinati con un vaccino ancora valido o con un booster saranno protetti anche dalla variante”, ha affermato. “E’ una buona notizia se hanno fatto gli esperimenti, per farli ci vuole un po’ di tempo”, ha detto il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, ospite di Porta a Porta covid. 

“Bisogna avere il virus in coltura e isolarlo, in Israele o hanno avuto casi o se lo sono fatti mandare dal Sudafrica, oppure bisogna utilizzare un virus chimerico che ha sulla superficie esterna la proteina S con cui il virus attacca le nostre cellule, che serve per il vaccino – ha spiegato – Per svilupparlo per biologia sintetica di vuole un po’ di tempo e poi bisogna provare la capacità immunizzante. Se hanno ottenuto questo risultato è un buon dato”. 

Oms
 

Dal canto suo l’Oms, per la quale resta ancora “da determinare quanto sia pericolosa e contagiosa” questa nuova variante, sconsiglia i viaggi a persone fragili e over 60. L’avvertimento arriva dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che in una nota invita ”tutti i viaggiatori a rimanere vigili” e a ”vaccinarsi quando è il loro turno”. In particolare, l’Oms si rivolge alle ”persone che non stanno bene o sono a rischio di sviluppare una grave malattia da Covid-19 e di morire, comprese le persone di età pari o superiore a 60 anni o quelle con comorbilità”. Citando ”ad esempio malattie cardiache, cancro e diabete”, l’Oms afferma che queste persone ”dovrebbero posticipare il viaggio”. 

Variante Omicron e vaccini
 

I vaccini esistenti contro il Covid potrebbero essere molto meno efficaci contro la variante Omicron del virus. E’ l’allarme lanciato dall’amministratore delegato di Moderna, Stephane Bancel, in un’intervista al Financial Times, secondo il quale l’elevato numero di mutazioni del nuovo ceppo della proteina Spike e la rapida diffusione della variante lasciano pensare che i vaccini attuali dovranno essere modificati il prossimo anno. “Penso che ci sarà un calo materiale (di efficacia, ndr). Non so quanto, perché dobbiamo aspettare i dati. Ma tutti gli scienziati con cui ho parlato… dicono ‘questa cosa non va bene'”, ha affermato Bancel. 

Moderna e Pfizer intanto sono all’opera per modificare eventualmente il vaccino e contrastare la variante. Moderna potrebbe impiegare mesi per completare la missione, come spiegato da Bancel. L’efficacia degli attuali vaccini contro la variante Omicron non è nota. Per tamponare l’eventuale emergenza, l’azienda potrebbe rendere disponibile in tempi brevi una dose booster da 100 microgrammi: “La dose più elevata potrebbe arrivare rapidamente. Potremmo decidere di fornire una dose più elevata del vaccino attuale per proteggere magari i soggetti ad alto rischio, gli immunodepressi, e gli anziani” che “potrebbero aver bisogno di una quarta dose”. 

La Biontech, partner di Pfizer nella produzione dell’altro vaccino mRna, annuncia l’avvio dello sviluppo di un vaccino adattato come “misura cautelativa”. La ricerca che andrà avanti in parallelo con lo studio della natura della nuova variante Omicron. “Per evitare di perdere tempo, stiamo perseguendo questi due obiettivi in parallelo fino a che non saranno disponibili dati e che non avremo altre informazioni per determinare se il vaccino contro il Covid attualmente disponibile ha effettivamente bisogno di essere adattato o no”, spiega la portavoce dell’azienda in una intervista alla Dpa. “L’obiettivo di questo approccio è quello di muoverci velocemente, nel caso sia necessario un nuovo vaccino specifico per una variante”. 

“Oggi abbiamo presentato una richiesta alla Fda per estendere l’autorizzazione all’uso di emergenza di una dose di richiamo del nostro vaccino Covid-19 ai ragazzi di 16 e 17 anni. La nostra speranza è di fornire una forte protezione a quante più persone possibile, in particolare alla luce della nuova variante”, twitta l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. 

Johnson & Johnson invece valuterà il suo vaccino anti-Covid e per farlo sta testando il siero del sangue dei partecipanti agli studi sul richiamo completati e in corso, così da verificare l’attività neutralizzante contro il nuovo mutante. Allo stesso tempo l’azienda Usa sta lavorando a un vaccino specifico contro la variante Omicron e lo porterà avanti a seconda delle necessità. E’ quanto spiega J&J in una nota in cui fa il punto sulle attività relative al nuovo mutante. 

Dalla comparsa della pandemia di Covid, si legge nella nota, “Johnson & Johnson ha monitorato da vicino le nuove varianti emergenti di Covid-19. In collaborazione con gruppi accademici in Sudafrica e in tutto il mondo, l’azienda ha valutato l’efficacia del suo vaccino per diverse varianti, compresa la nuova variante Omicron che si sta diffondendo rapidamente. Omicron, sottolinea Mathai Mammen, Global Head di Janssen Research & Development, J&J, “evidenzia l’importanza di sorveglianza continua, test e vaccinazioni per prevenire i ricoveri e i decessi da Covid. Restiamo fiduciosi nelle robuste risposte immunitarie umorali e cellulo-mediate generate dal vaccino di Johnson & Johnson contro il Covid, dimostrate dalla durata e dall’ampiezza della protezione contro le varianti riscontrate finora negli studi clinici”. 

Ma, ha aggiunto l’esperto, “non ci limiteremo a questo. Basandoci sulla nostra collaborazione di lunga data con gli scienziati sul campo in Sudafrica e sugli studi di efficacia nella pratica clinica in corso con il vaccino di Johnson & Johnson contro il Covid, lavoreremo insieme per generare nuovi dati su Omicron. In parallelo, abbiamo iniziato a lavorare per progettare e sviluppare un nuovo vaccino contro Omicron e lo porteremo rapidamente avanti negli studi clinici, se necessario”.