”E’ stato un fulmine a ciel sereno, ma siamo fiduciosi nell’operato della magistratura – ha commentato il presidente della federazione delle comunita’ somale Osman Gaal – Non si può proteggere chi ha commesso un reato e chi ha fatto fatto qualcosa di sbagliato dovrà risponderne”. Poi, parlando del fratello, ”non so che cosa abbia combinato – ha aggiunto – non lo sento da tempo. Se la magistratura ha agito cosi’ avrà avuto dei punti di riferimento”. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Dna, sono state eseguiti arresti e perquisizioni in varie province toscane: oltre a Firenze, anche a Pisa, Arezzo e Siena. Nel capoluogo toscano, sono state eseguite dal gico della gdf cinque delle sette misure cautelari emesse dal gip di Firenze. A Pisa la polizia ha eseguito un provvedimento restrittivo disposto dal gip di Catania nei riguardi di una somala di 43 anni
Fonte Ansa