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Palazzo Strozzi, ‘Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye’: la nuova mostra celebra le stelle dell’arte contemporanea

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di Elisabetta Failla

Grazie alla Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze non è solo la culla del Rinascimento ma anche un centro importante di arte contemporanea dove gli artisti, anche i più giovani trovano il loro spazio per farsi conoscere.

Maurizio Cattelan, La rivoluzione siamo noi (particolare)

La nuova mostra, che si inaugura domani 4 marzo, a Palazzo Strozzi, Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, prosegue il percorso di conoscenza dell’arte contemporanea attraverso la celebrazione delle stelle dell’arte di oggi attraverso oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali, tra cui Maurizio Cattelan, Cindy Sherman, Damien Hirst, Lara Favaretto, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye.

Un percorso artistico nella contemporaneità che viene premiato, come ha sottolineato Arturo Galansino –  Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – durante la presentazione della mostra, dal fatto che il 50% dei visitatori di Palazzo Strozzi sono giovani sotto i 30 anni.

Paola Pivi, Have you seen me before?

La mostra, che si chiuderà il prossimo 18 giugno, è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che, per questa occasione, si sono unite per celebrare le stelle dell’arte contemporanea a Firenze e festeggiare i trent’anni di un delle più famose e prestigiose raccolte d’arte contemporanea a livello internazionale, nata a Londra negli anni ’90, restituendone in modo aperto la varietà, l’evoluzione e il suo essere costantemente in progress. Il progetto a Palazzo Strozzi nasce infatti nella volontà di creare una piattaforma di sperimentazione e partecipazione in cui si uniscono l’esposizione di opere della collezione, nuove produzioni create per la mostra, oltre a un ampio programma di attività e progetti con gli artisti protagonisti di talk e workshop, e a numerose attività per coinvolgere il pubblico.

La mostra, come è stato evidenziato durante la presentazione, è un percorso alla scoperta delle principali tendenze artistiche degli ultimi 30 anni con un’estrema varietà di materiali, tecnologie e diversi linguaggi artistici tra pitture, sculture, installazioni, fotografie, video e performance.

Damien Hirst, Love is great

Nella mostra sono presenti, ad esempio, opere fondamentali come 1000 Names (1983) di Anish Kapoor o Love Is Great (1994) di Damien Hirst, insieme a un’ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, artista centrale per un’esplorazione dell’arte italiana tra anni Novanta e Duemila, insieme, tra gli altri, a Paola Pivi Lara Favaretto. In parallelo si snodano sezioni tematiche come quella dominata dalla celebre serie Untitled Film Still (1978-1980) di Cindy Sherman che propone una riflessione sociale e politica sul tema dell’identità in rapporto a opere di Shirin Neshat, la serigrafia Untitled (Not ugly enough) (1997) di Barbara Kruger o la scultura in materiali organici Self- Portrait (1993) di Pawel Althamer. L’indagine sulla scultura si amplia nei grandi lavori di Andra UrsuţaAdrián Villar RojasBerlinde De BruyckereMark Manders, le cui pratiche investigano il corpo e la figura tra decostruzione e ricomposizione. A questa fa eco la perlustrazione della ricerca pittorica attraverso dipinti di artisti come Lynette Yiadom-BoakyeSanya KantarovskyMichael Armitage, Cecily BrownAvery Singer, testimoniando la perdurante vitalità di questo medium, tra figurazione e astrazione, soprattutto nelle generazioni più giovani. Completa il percorso un’ampia sezione dedicata alla Video arte con opere manifesto di artisti quali William Kentridge, presente con History of Main Complaint (1996), Douglas Gordon e Philippe Parreno, con la celebre videoinstallazione Zidane. A 21st Century Portrait (2005) e Ragnar Kjartansson con The End – Rocky Mountains (2009).

“Reaching for the Stars è un viaggio in quarant’anni di scoperte e ricerca nell’arte contemporanea – ha affermato Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra – Ospitare a Firenze una collezione come questa significa celebrare i valori del mecenatismo e della committenza nella città dove il grande collezionismo è nato. La collaborazione tra Palazzo Strozzi e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va oltre la mera esposizione di opere, ma è una sinergia di valori, una piattaforma condivisa in cui stimolare accessibilità, partecipazione e sperimentazione”.

Neshat Shirin, Faceless

“È per me un onore e una grande emozione poter rivedere le ‘stelle’ della collezione esposte nelle splendide sale della Fondazione Palazzo Strozzi. Festeggiare i trent’anni della mia pratica collezionistica all’interno di questo palazzo, capolavoro dell’architettura rinascimentale – ha spiegato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – è un’occasione per ripercorrere i tragitti dell’arte contemporanea degli ultimi decenni, creando un dialogo vivo con l’antico e con il pubblico in visita. Questa mostra, che inizia dallo splendido cortile aperto alla città, rispecchia il valore della condivisione che da sempre impronta la mia collezione e trova piena sintonia con la linea della Fondazione Palazzo Strozzi, guidata con grande professionalità da Arturo Galansino, a favore della partecipazione e dell’accessibilità della cultura”.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Main Supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Con il supporto di Maria Manetti Shrem. Si ringrazia Beyfin S.p.A.

Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye. Firenze, Palazzo Strozzi 4 marzo – 18 giugno 2023