”Il sindacato – osserva Renzi – ha avuto una funzione fondamentale in Italia, ma nel cegli ultimi anni si e’ limitato a difendere solo chi era gia’ garantito: non e’ un caso se i pensionati sono di gran lunga la categoria piu’ rappresentata”. Tuttavia il sindaco di Firenzeassicura: ”Io non sono contro i sindacati, anzi”.
”Le camere di commercio non fanno nulla di male – scrive Renzi -, di solito. Ma raramente fanno anche qualcosa di buono, a essere sinceri. Io non avrei dubbi nell’eliminarle. O almeno nel cancellare l’obbligo d’iscrizione. Chiedete alle aziende se vogliono iscriversi o meno. E poi si ragiona”.
DOPO QUESTA ESPERIENZA TORNI LA POLITICA IN PRIMO PIANO
”La politica ha le sue colpe. I leader si guardano bene dal rischiare: non spingono lo sguardo verso il futuro ma al massimo fino alle prossime elezioni, preoccupati solo per la propria nomina. Rassegnati all’impotenza, i politici rinunciano all’idea forte, alla visione di ampio respiro. Vivono alla giornata, senza mettere mano, una volta per tutte, alle regole del gioco. Poi, umiliati e sconfitti, lasciano spazio ai tecnici, chiamati a ricostruire sulle macerie della loro pavidita”’. Lo scrive il sindaco di Firenze Matteo Renzi nel suo nuovo libro ”Stil novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter”, uscito oggi dall’editore Rizzoli. Ma ”non possiamo arrenderci alla tecnocrazia. Io credo che la politica debba adottare un nuovo stile. Uno stile – auspica il sindaco rottamatore – che riporti la passione al centro, che sappia emozionare, che riparta dalla bellezza”.