I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno acquisito atti alla Consip, la Centrale Acquisti della Pubblica Amministrazione. L’atto istruttorio è stato disposto dalla Procura di Roma. E’ il nuovo atto dell’inchiesta il cui indizio più significativo era l’incontro tra Alfredo Romeo e Tiziano Renzi. Indizio che però la Procura di Roma ha demolito, svelando un’attività di manipolazione di buona parte dell’indagine e mettendo sotto inchiesta per falso materiale e per falso ideologico un capitano dei carabinieri del Noe, Gianpaolo Scafarto: nell’informativa finita agli atti del procedimento, l’ufficiale avrebbe riportato due circostanze non corrispondenti al vero. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, hanno chiesto l’incidente probatorio per Marco Gasparri, il dirigente della CONSIP che è sostanzialmente il grande accusatore nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’imprenditore Romeo.
L’acquisizione di atti alla Consip fatta oggi dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della Guardia di Finanza ha riguardato l’intero FM4, il mega appalto europeo da 2,7 miliardi di euro per l’affidamento di servizi nella pubblica amministrazione. L’inchiesta della procura di Roma non è più circoscritta ai tre lotti a cui aspirava Alfredo Romeo, in carcere per corruzione, ma a tutte le 18 porzioni di appalto a cui presero parte otto società. La Procura di Roma ha poi chiesto di sentire in incidente probatorio Marco Gasparri – il dirigente Consip accusato di corruzione nel filone dell’indagine che ha portato all’arresto di Romeo – per cristallizzare le sue affermazioni che sono alla base delle accuse mosse a Romeo. Il capitano del Noe Gianpaolo Scarfato, indagato a Roma per falso materiale e ideologico nell’ambito dell’inchiesta Consip, ha deciso di astenersi, su suggerimento del suo legale, dal proseguire il suo lavoro di investigatore per poter preparare al meglio la sua difesa. Da oggi è in ferie.