BEIJING, Cina – L’inevitabile doveva avvenire; le grandi città della Cina vogliono sbarazzarsi di alti mucchi di biciclette accatastate per il bike-Sharing condiviso a flusso libero. Le biciclette devono essere parcheggiate ordinate: ecco l’obiettivo per cui la Cina sta prendendo in considerazione la regolazione dei servizi di scambio bicicletta in forte espansione. La Cina è decisa a regolamentare l’industria delle bici in forte crescita. La bozza di regole per le biciclette condivise limita la facilità d’uso in quanto le bici devono essere parcheggiate in posti stabiliti. In una città come Shenzhen si possono vedere le biciclette del bike-sharing che sono state abbandonate su mucchi alti su metri di metri alti. I residenti di Shenzhen sono sempre più infastiditi dal fatto che spesso si trovano davanti questi mucchi di bike oppure inciampano su queste in ogni angolo di strada.
Bozza di regole
Il Ministero dei trasporti cinese ha iniziato a sollecitare l’opinione pubblica sulla creazione di regole che richiedono ai governi locali di gestire meglio gli schemi di ripartizione bicicletta e di organizzare un parcheggio ordinato. Il progetto di legge stabilisce che le zone di parcheggio dovrebbero essere stabilite nei principali centri di trasporto, nelle aree commerciali e negli spazi riservati ad uffici e che il parcheggio delle biciclette pubbliche dovrebbe essere sorvegliato.
In Cina 50 milioni di utenti nel 2017
L’attività di condivisione di bicicletta si è moltiplicata in grandi città cinesi in meno di due anni. Consente noleggiare biciclette per un minimo di un yuan (circa 15 centesimi di dollari americani) all’ora tramite un’applicazione mobile e lasciarla in parcheggio libero per l’utente successivo. La condivisione di bici ha ridotto la congestione del traffico e ha ridotto le emissioni di automobili. Ma le bici parcheggiate pericolose spesso bloccano i marciapiedi e portano a reclami.
In Cina si va verso la limitazione della produzione di bici per il Bike-sharing