di Elisabetta Failla
La manifestazione celebra infatti quest’anno il legame tra la moda e il cinema e ospiterà la prossima settimana 1.243 marchi, di cui il 45% stranieri, occupando più di 60.000 mq in Fortezza da Basso e in tutta la città, confermandosi una vetrina internazionale. Alla più importante kermess del menswear parteciperanno circa 24 mila compratori internazionali da oltre 100 paesi. Saranno 14 le sezioni in cui verrà diviso il percorso espositivo dentro la moda uomo.
Fra i nomi che tornano o sono al debutto in fiera da rimarcare quelli di Komono, Arc’ Teryx, Karl Lagerfeld, Dynamo, Del Carlo, Fratelli Rossetti, Mariella Martinato, Moma, Paul & Shark Yachting, Kuroda, Denham the Jeanmaker, Edmund Hillary, Fiorentini+Baker, Superdry, Pepe Jeans London, Guerrilla Group o Daniel Patrick.
“Pitti Live Movie” è il tema di questa edizione che anche stavolta gode del contributo straordinario del MISE e Agenzia ICE, nell’ambito dei piani per il sostegno al Made in Italy e alle sue fiere del Ministero dello Sviluppo Economico. Altro asset importante è la collaborazione fattiva con Camera Nazionale della Moda Italiana per realizzare tra Firenze e Milano una settimana piena di presentazioni ed eventi per la moda uomo.
“Ogni edizione di Pitti Uomo è sempre un grande film sulla moda che ha per protagonisti marchi, aziende, buyers, giornalisti, influencer e visitatori da tutto il mondo”, ha spiegato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, che lancia il tema cinema e la nascita di un vero Movie theatres district in Fortezza, tra manifesti, blockbuster, film cult ed inediti e la rappresentazione sul Piazzale di un Palazzo del Cinema di Pitti Uomo. “Ci saranno poltrone e sale dove poter vedere 11 film prodotti da Pitti, come se si fosse su un set vero”, ha proseguito Poletto che racconta come Antonio Cristaudo, il responsabile dello scouting dei marchi al salone abbia ricevuto stavolta 600 proposte di ingresso che si sono alla fine trasformate in 100 partecipazioni in Fortezza, frutto di una ricerca costante e di intelligente sperimentazione. Da un padiglione all’altro delle 14 sezioni del salone ci sarà spazio per thriller e film d’avventura, d’azione e sportivi, con layout e direzione creativa di Sergio Colantuoni.
“L’export di moda italiana è salito del +3%, in crescita su tutti i mercati – ha evidenziato Claudio Marenzi presidente di Pitti Immagine – in testa la Corea con +15%, la Cina col +16%, il Giappone stabile, l’Europa che finalmente si è ripresa, specie in Germania e in Spagna, meno in Francia, con buone performance nel Regno Unito dove per ora la Brexit sembra averci fatto bene. Stabile l’America – continua Marenzi che è’ anche presidente di Confindustria Moda – ma con gravi crisi per i department store. Per la prima volta si registra un segno positivo dopo alcuni anni per l’Italia con consumi di moda a +1,3%. Insomma è tornata la fiducia e i nostri oltre 80 miliardi di fatturato di settore sembrano essere garantiti”.
Farà molto parlare nel mondo la decisione di Brooks Brothers, il più antico brand di abbigliamento americano, di celebrare i suoi 200 anni partendo da Firenze con una sfilata Special Event, la prima nella sua lunga storia, la sera del 10 gennaio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, con tanto di esposizione retrospettiva dai favolosi archivi.
Il 9 gennaio alla Galleria dell’Accademia di Firenze il Lanificio Luigi Ricceri che presenta “Fabric is Art”, un progetto curato da Felice Limosani che vedrà dieci iconici tessuti del lanificio pratese protagonisti di una installazione artistica, con giochi di luce di “vestire” la bellezza scolpita del David.
Spazio alla sezione potenziata Athlovers alla Polveriera, a M1992 di Dorian Stefano Tarantini, alla lana merino australiana coi nuovi talenti del The International Woolmark Prize, al Pitti Italics Luca Magliano, ai giovani stilisti dalla Finlandia, ai coreani di Concept Korea e ai giapponesi di Tokyo Fashion Award, a Les Benjamins che da Istanbul ha scelto Firenze e il Teatro Niccolini, al ritorno in fiera di Corneliani, al nuovo lifestyle di Paul & Shark, al rientro anche di Fratelli Rossetti e al lancio del nuovo progetto Major Giovanni Allegri (erede di una grande tradizione produttiva e di una costante ricerca tessile e di stile), alla partecipazione di Birkenstock e alla partnership tra WP Lavori in Corso e Deus Ex Machina marchio che sarà distribuito in esclusiva dall’azienda presieduta da Cristina Calori. Previste il 10 gennaio in via Strozzi l’inaugurazione delle nuove boutique di Moncler ed Ermanno Scervino.
“Questo prossimo Pitti Uomo si apre all’insegna di una stagione molto positiva – spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – per il Made in Italy e voglio ringraziare Mise ed Ice del supporto, per il valore intangibile è fortissimo del salone come ponte di lifestyle”. Lapo Cianchi, direttore della comunicazione e degli eventi di Pitti Immagine ricorda con soddisfazione i 112.000 visitatori della mostra “Il Museo Effimero della Moda” a Palazzo Pitti curata da Olivier Saillard, “un risultato straordinario”.