Ntv-Italo mette in soffitta la quotazione in Borsa e corre nelle braccia del fondo Usa Global Infrastructure Partners (Gip). La società ha accettato la nuova offerta da 1,940 miliardi di euro ricevuta da Gip per il 100% del capitale sociale. Inoltre è previsto che gli attuali azionisti di Italo incassino il dividendo di 30 milioni deliberato dall’assemblea della società e che la stessa sostenga spese relative all’interrotto processo di quotazione fino ad un massimo di 10 milioni di euro, quindi il controvalore complessivo dell’offerta americana è di 1,980 miliardi di euro. Gip ha anche confermato di farsi carico dei 440 milioni di debito di Italo-Ntv. Pertanto l’intera operazione sfiora i 2,5 miliardi di euro.
L’offerta prevede poi che la sottoscrizione del contratto di compravendita, la cui esecuzione (closing) è condizionata dal via libera dell’Antitrust, avvenga entro l’11 febbraio. Gli attuali azionisti hanno poi la facoltà di reinvestire fino ad un massimo del 25% dei proventi derivanti dalla vendita alle stesse condizioni di acquisto da parte di Gip. In mattinata, il Cda di Italo-Ntv ha proceduto al ritiro della domanda di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto depositata presso Consob e di ammissione a quotazione delle azioni della società depositata presso Borsa Italiana.
PERCHE’ ITALO AL FONDO GIP
La dirigenza Italo si è sempre lamentata che i responsabili di Trenitalia già ai tempi di Moretti hanno sempre messo i bastoni fra le ruote all’ampliamento delle linee della loro società. Stessa cosa con l’arrivo di Mazzoncini che, dopo aver sconquassato l’Ataf da Firenze è stato chiamato da Renzi grazie al suo gravitare nei pressi del Giglio Magico a guidare le Ferrovie con l’obiettivo di creare una holding della mobilità con treno, gomma e strade (acqusizione Anas) che diventa uno dei poteri più forti che possa esistere in fatto di mobilità. I così di Italo devo aver capito che contro un colosso del genere sarebbe stato sempre più difficile avere quello che chiedevano. Ed ecco il fondo Gip, un fondo americano dove la legge sulla concorrenza è sacrosanta. Pronti a battaglie epiche. Mazzoncini e company devono iniziare a pensare che non sarà più così facile cercare di mettere difficoltà a Italo.
FIORENTINA
Ci sono già sportivi che pensano ad una ritorno in forza dei Della Valle alla gestione della Fiorentina adesso che entro l’11 febbraio avranno i conti che strabuzzano di dollari. Ma non sarà così perché prima di vedere ancora una volta i DellaValle in prima linea è necessario che una parte della tifoseria abbassi i toni. Poi si vedrà
Piero Campani