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Fiorentina: cercasi vittoria disperatamente

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di Tommaso Giacomelli

La partita con l’Atalanta, pareggiata 2 a 2, facendosi rimontare negli ultimi 10 minuti, ha lasciato degli strascichi pesanti nell’ambiente che ruota intorno alla Fiorentina. Sembrava veramente fatta, i Viola avevano disputato un’ottima partita fino al minuto 84, quando Ilicic ha segnato la rete che ha aperto le danze per la rimonta dei nerazzurri. Da quel momento in poi il blackout, la paura di vedere sfuggire di mano una tanto agognata vittoria ha preso il sopravvento. E così è stato, alla fine la Fiorentina è uscita con un solo punto dalla trasferta del Tardini di Parma contro l’Atalanta. Dovunque l’attenzione è rivolta su quella vittoria che manca da febbraio in Serie A, e che al Franchi si fa attendere addirittura dal dicembre del 2018. I ragazzi che scendono in campo soffrono forse il morbo del “braccino del tennista”, non sono in grado di dare la stoccata finale per portare a casa il bottino grande. Il problema è che la loro guida sembra più smarrita di loro, perché se c’è una persona che sente il peso delle sconfitte come nessun altro è proprio Vincenzo Montella.

L’allenatore gigliato è schernito e preso in giro sul web, anche lui sembra entrato in quel tunnel dove la vittoria sembra solo un miraggio, colpa di un sortilegio che ha colpito la Fiorentina, incapace di tornare alla vittoria. La sua faccia parla chiaro, dietro al solito sorriso delle buone occasioni, c’è una tensione e una grande paura di non essere più un vincente, e questo viene (forse) trasmesso alla squadra. Domani sera al Franchi arriva però un’occasione importante, perché il calendario offre una Sampdoria, reduce sì da una vittoria, ma certamente non in salute e in palla come gli anni scorsi. Il momento per tornare alla vittoria è proprio questo, fiducia a quel 3-5-2 che ha impressionato contro la Juventus e per gran parte con l’Atalanta. Chiesa e Ribery, la nuova coppia dei sogni, deve prendersi sulle spalle la squadra e invertire una rotta che sembra smarrita. Il campionato è ancora lungo e il tempo per pensare a qualcosa di grande è ancora intatto, ma adesso è obbligatorio vincere.

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