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Ucraina/Fmi invia 1,3 miliardi contro il rischio di debito di Kiev

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Il Fondo Monetario Internazionale comunica che il Comitato Esecutivo ha approvato 1,3 miliardi di dollari di finanziamenti di emergenza per l’Ucraina. L’Fmi ricorda come “più di sette mesi dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il bilancio umanitario ed economico rimane pesante, con conseguenti grandi e urgenti esigenze di finanziamento” ma si sottolinea anche come le autorità di Kiev meritano un “considerevole credito per aver mantenuto un elevato grado di stabilità macro-finanziaria in circostanze particolarmente difficili”.

In un messaggio su Twitter il presidente ucraino Zelensky sottolinea come “questo denaro andrà oggi all’Ucraina. Grazie per il sostegno a Kristalina Georgieva e al Comitato Esecutivo dell’Fmi”.

“La portata e l’intensità della guerra della Russia contro l’Ucraina, iniziata più di sette mesi fa, hanno causato enormi sofferenze umane e dolore economico” ricorda il Consiglio che “prevede che il pil reale si contrarrà del 35% nel 2022 rispetto al 2021 mentre il fabbisogno di finanziamento rimarrà molto elevato”. Questo esborso – si sottolinea – “aiuterà a soddisfare le esigenze urgenti della bilancia dei pagamenti, anche a causa di una forte carenza di esportazioni di cereali, svolgendo al contempo un ruolo catalizzatore per un ulteriore sostegno finanziario da parte di creditori e donatori ucraini”.

“Il Comitato Esecutivo – conclude la nota – ha ribadito il suo forte sostegno al popolo ucraino”.

“L’invasione russa dell’Ucraina, iniziata più di sette mesi fa, ha causato ingenti perdite di vite umane, massicci sfollamenti di popolazione e una significativa distruzione di infrastrutture e alloggi. L’impatto sull’attività economica è stato enorme: il pil reale si è gravemente contratto, l’inflazione è aumentata notevolmente, il commercio è stato notevolmente interrotto e il disavanzo di bilancio è aumentato a livelli senza precedenti”, ricorda Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale.

“L’Ucraina – aggiunge – deve affrontare rischi e incertezze legati alla pericolosa situazione della sicurezza, alla capacità di attuazione delle politiche e agli sviluppi esterni”. In questo contesto per la Georgieva “l’incertezza molto elevata rende difficile, al momento, valutare con sufficiente precisione ciò che sarebbe necessario per garantire la sostenibilità del debito ucraino, ma il bilancio delle probabilità suggerisce che vi sono maggiori rischi che il debito venga insostenibile”.

“In concomitanza con il continuo impegno dell’Ucraina per le riforme economiche, fiscali e di governance, nonché con il forte impegno di tutte le altre parti interessate, comprese le istituzioni finanziarie internazionali e il settore privato, la maggior parte dei creditori e donatori bilaterali ufficiali dell’Ucraina, attraverso i pertinenti direttori esecutivi presso il Fondo — hanno segnalato che intendono continuare a sostenere finanziariamente l’Ucraina per contribuire a raggiungere un percorso di crescita equilibrato e una redditività esterna a medio termine” conclude la Georgieva.