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Fondiaria-Sai, rischio di trasferimento a Bologna di gran parte dei dipendenti

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Trecento lavoratori del gruppo Fondiaria-Sai stamani hanno protestato, davanti alla sede di Firenze in Piazza della Liberta’, contro l’ipotesi di piano industriale che prevede un depotenziamento del capoluogo toscano a vantaggio della sede di Bologna, dopo la fusione con Unipol. I lavoratori, che hanno aderito allo sciopero e al presidio di due ore indetti dai sindacati, hanno fatto il giro della piazza causando limitati disagi al traffico. La sede fiorentina del gruppo occupa 535 lavoratori: ”Circa la meta’ di loro – ha spiegato Agostino Iscaro (Fiba-Cisl) – corrono il rischio di essere trasferiti a Bologna, con tutto quello che ne consegue, perche’ almeno nel 30-40% dei casi vuol dire sostanzialmente fare dei licenziamenti col trucco del trasferimento”. I lavoratori fiorentini che potrebbero accedere agli incentivi per l’esodo, secondo le stime dei sindacati, sono una cinquantina.

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