di Elisabetta Failla
L’Italia è ricca di zone interessanti e piene di fascino. Anche in Toscana ce ne sono diverse come la Lunigiana, suddivisa fra le provincie di Massa Carrara (Toscana), La Spezia (Liguria) e Parma (Emilia Romagna). Una terra di confine ricca di arte, cultura e storia. Per non parlare dei bellissimi paesaggi: i borghi e i castelli della Val di Magra, l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane che la separano dalla Versilia e dal mare. Non mancano poi le prelibatezze gastronomiche come i Panigacci di Podenzana, i Testartoli al pesto di Pontremoli o la farina di castagne della Lunigiana Dop. Ma anche per quanto riguarda i vini, in Lunigiana ci sono delle vere e proprie eccellenze. La più nota è certamente il Vermentino, molto erbaceo, fresco, acido e sapido al gusto. Qui vengono coltivati anche vitigni internazionali come Merlot, Syrah e Chardonnay ma davvero interessanti sono i vini prodotti con uve autoctone. Questa è un’area considerata tra le più ricche d’Italia per quanto riguarda la presenza di vitigni autoctoni antichi e rari che sono stati, e sono, giustamente valorizzati.
La formazione di queste colline deriva dai fondi degli antichi oceani, dove rocce magmatiche nel corso dei millenni sono state ricoperte da depositi marini, argille abissali e calcari marnosi. L’innalzamento delle catene montuose ha fatto affiorare in superficie queste terre e dato origine all’attuale composizione geologica del terreno dove l’Alberese ed il Galestro si presentano in grande abbondanza.
La Pollera appare in Lunigiana già prima del 1800. Ha grappoli serrati di medie dimensioni che talvolta possono avere un’ala. Le bucce sono sottili, gli acini di media grandezza e quando raggiungono la loro maturazione, assumono sfumature che variano tra il rosa ed il viola. Con questo vitigno viene prodotto Pòlleo di cui abbiamo degustato l’annata 2020 che affina per 15 mesi un tonneau di rovere francese piegato a vapore. ll profumo e molto identitario: note minerali, balsamiche di piccoli frutti rossi e bacche di ginepro. Al gusto appare elegante, fresco, con tannini morbidi e setosi ma anche sapido grazie alla vicinanza in linea d’aria con il mare. Ha un bel finale di bocca persistente dove si ritrovano i frutti rossi e i sentori balsamici.
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