Home STARBENE / GUSTO I vitigni rari del Monastero dei Frati Bianchi

I vitigni rari del Monastero dei Frati Bianchi

admin
343
0

di Elisabetta Failla

L’Italia è ricca di zone interessanti e piene di fascino. Anche in Toscana ce ne sono diverse come la Lunigiana, suddivisa fra le provincie di Massa Carrara (Toscana), La Spezia (Liguria) e Parma (Emilia Romagna). Una terra di confine ricca di arte, cultura e storia. Per non parlare dei bellissimi paesaggi: i borghi e i castelli della Val di Magra, l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane che la separano dalla Versilia e dal mare. Non mancano poi le prelibatezze gastronomiche come i Panigacci di Podenzana, i Testartoli al pesto di Pontremoli o la farina di castagne della Lunigiana Dop. Ma anche per quanto riguarda i vini, in Lunigiana ci sono delle vere e proprie eccellenze. La più nota è certamente il Vermentino, molto erbaceo, fresco, acido e sapido al gusto. Qui vengono coltivati anche vitigni internazionali come Merlot, Syrah e Chardonnay ma davvero interessanti sono i vini prodotti con uve autoctone. Questa è un’area considerata tra le più ricche d’Italia per  quanto riguarda la presenza di vitigni autoctoni antichi e rari che sono stati, e sono, giustamente  valorizzati.

Tra i viticoltori che hanno svolto questa importante attività di recupero c’è la società agricola Monastero dei Frati Bianchi. l’azienda, nata nel 2004, ha recuperato questi vitigni grazie all’entusiasmo di Giorgio Tazzara che ha intravisto la possibilità di ristrutturare i suoi vigneti e impiantarne di nuovi recuperando le antiche terre che erano già possedimenti dell’antico Monastero. Dal 2019, con l’entrata in società della famiglia Bernardini, sono iniziate le opere di ampliamento dei vigneti con “Monte dei Bianchi e il vigneto “La Rocca“.

L’azienda è circondata dall’Appennino Tosco-Emiliano, le Alpi Apuane ed il Mar Tirreno. Sette ettari vitati inseriti in una terra aspra e selvaggia, con vallate e colline soleggiate. Uno di questi è sicuramente Monte dei Bianchi che a 400 m di altitudine domina l’intera Valle del Lucido.

La formazione di queste colline deriva dai fondi degli antichi oceani, dove rocce magmatiche nel corso dei millenni sono state ricoperte da depositi marini, argille abissali e calcari marnosi. L’innalzamento delle catene montuose ha fatto affiorare in superficie queste terre e dato origine all’attuale composizione geologica del terreno dove l’Alberese ed il Galestro si presentano in grande abbondanza.

Le viti nel cercare la profondità trovano minerali che arricchiscono gli aromi dei vini. Tra i vitigni coltivati troviamo alcuni internazionali come Syrah e Merlot ma soprattutto Monastero dei Franti Bianchi ha deciso di valorizzare i vitigni autoctoni come Pollera e Barsaglina soprattutto negli impianti del Podere La Rocca.

La Pollera appare in Lunigiana già prima del 1800. Ha grappoli serrati di medie dimensioni che talvolta possono avere un’ala. Le bucce sono sottili, gli acini di media grandezza e quando raggiungono la loro maturazione, assumono sfumature che variano tra il rosa ed il viola. Con questo vitigno viene prodotto Pòlleo di cui abbiamo degustato l’annata 2020 che affina per 15 mesi un tonneau di rovere francese piegato a vapore. ll profumo e molto identitario: note minerali, balsamiche di piccoli frutti rossi e bacche di ginepro. Al gusto appare elegante, fresco, con tannini morbidi e setosi ma anche sapido grazie alla vicinanza in linea d’aria con il mare. Ha un bel finale di bocca persistente dove si ritrovano i frutti rossi e i sentori balsamici.

Un altro vitigno autoctono molto interessante è la Barsaglina, tipico della provincia di Massa e Carrara dove è chiamato Massaretta. Le uve si presentano con un grappolo di media grandezza alato, con acidi medio – piccoli e spargoli dai colori che variano nelle tonalità del rosso rubino. Con queste uve l’azienda produce Barsarè, degustato nell’2020 che affina 15 mesi in tonneau e 12 mesi in bottiglia. Al naso si percepiscono sentori di ciliegia croccante e frutti rossi e neri, note balsamiche. Sul finale si sentono sia la sua mineralità che un particolare profumo di mare e di salmastro. Al gusto il vino mostra una bella struttura con tannini intensi, bilanciato da freschezza e acidità consentendogli di evolvere ancora. Bel finale dove si ritrovano le note fruttate e balsamiche.

Monastero dei Frati Bianchi

Loc. Margine
Monte dei Bianchi, 10
54013 Fivizzano (MS)
Tel: 058597620  Cell:3408360807 Email: frati.bianchi@libero.it