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Firenze / Personalità della cultura contro gli aranci in Via Cavour – LA LETTERA

Lorenzo Ottanelli
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aranci via cavour

Personalità importanti della cultura fiorentina hanno scritto una lettera a Dario Nardella, sindaco di Firenze, contro l’idea di rivoluzionare Via Cavour, con la messa a terra di aranci lungo la strada. Qualcosa che viene considerato contrario rispetto allo statuto di una città rinascimentale come Firenze è e che potrebbe snaturarla.

Firenze / Il dibattito sugli alberi in Via Cavour e l’oblio sulla periferia

Nardella all’attacco per snaturare la Firenze del ‘500. Via Cavour con gli alberi di agrumi come nelle città del sud Europa | La Gazzetta di Firenze

DI SEGUITO IL CORPO DELLA LETTERA

Signor Sindaco,
il progetto definito “di riqualificazione” del tratto di via Cavour tra piazza San Marco e via de’ Pucci prevede, oltre alla pedonalizzazione, la messa a dimora di due filari di piante di arancio, in totale cinquanta. Francamente si tratta di un’inspiegabile sgrammaticatura, un intervento del tutto incongruo rispetto alla storia urbana di Firenze e in particolare di questo asse viario, così importante sin dal Quattrocento. Nella nostra città i viali alberati sono comparsi solo con gli interventi ottocenteschi, ma al di fuori di quello che era il perimetro delle mura medievali.

Da questo punto di vista stupisce l’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza. Questa improvvida iniziativa viene esplicitamente presentata come un “elemento di lotta al cambiamento climatico” in un centro città che si definisce “pietrificato”, come fosse un difetto da correggere. A questo scopo però gli aranci in via Cavour darebbero un contributo solo di facciata. E viene da chiedersi con quali altri interventi nel centro storico proseguirebbe la realizzazione della “città green”, provocazioni a parte. Ai cittadini e anche al clima della città servono aree verdi, giardini e parchi mantenuti come si deve e possibilmente da incrementare. Un buon esempio è l’annunciata restituzione all’uso pubblico dell’area di quattro ettari già occupata dal campeggio nei pressi del Piazzale Michelangelo.

Chiediamo quindi con forza che la parte relativa all’impianto degli aranci venga stralciata dal progetto per via Cavour, magari destinando le piante a un quartiere periferico della città dove costituirebbero un contributo a una riqualificazione estetica e ambientale.

I FIRMATARI

Paolo Ermini, Giornalista
Patrizia Asproni, Presidente della Fondazione Industria e Cultura
Novella Barbolani di Montauto, Professore Associato di Storia dell’arte moderna, UniFi
Ugo Barlozzetti, Critico d’arte e studioso di storia militare
Amedeo Belluzzi, Professore Ordinario di Storia dell’architettura, in pensione, UniFi
Marino Biondi, Professore Associato di Storia della Letteratura, in pensione, UniFi
Gemma Brandi, Psichiatra e Psicoanalista
Maria Luisa Brandi, Presidente Fondazione Italiana per la Ricerca Malattie dell’Osso
Vanda Butera, già Funzionario, Regione Toscana Assessorato Cultura
Francesco Caglioti, Ordinario di Storia dell’arte medievale, Scuola Normale Superiore di Pisa
Franco Camarlinghi, editorialista, ex Assessore alla Cultura di Firenze e della Toscana
Sergio Casprini, Docente di Storia dell’arte
Ginevra Cerrina Feroni, editorialista, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale, Unifi
Zeffiro Ciuffoletti, già Ordinario di Storia contemporanea, Università di Firenze
Emanuela Colivicchi, Storica dell’arte
Claudia Conforti, Professore Ordinario di Storia dell’architettura, Roma Tor Vergata
Alessandro Crini, Magistrato
Mario Curia, Editore
Riccardo Dalla Negra, Professore Ordinario fuori ruolo di Restauro, Università di Ferrara
Francesco dal Co, Professore Emerito di Storia dell’Architettura, Università di Venezia
Andrea De Marchi, Professore Ordinario di Storia dell’arte medievale, Unifi
Massimo Fanfani, Accademico della Crusca, Professore di Linguistica, UniFi
Bona Frescobaldi, Imprenditrice
Vittorio Frescobaldi, Imprenditore
Guglielmo Francois, Avvocato
Fausta Garavini, scrittrice. Ha insegnato letteratura francese all’Università di Firenze
Maria Adriana Giusti, Architetta, Ordinario fuori ruolo di Restauro
Sergio Givone, Professore Emerito di Estetica, Università di Firenze
Lorenzo Gnocchi, Professore Associato di Storia dell’arte moderna, Università di Firenze
Antonio Godoli, architetto emerito della Galleria degli Uffizi
Raimondo Gramigni, Architetto
Paola Grifoni, già Soprintendente per i beni archeologici, artistici, storici e
paesaggistici per le province di Firenze, Prato e Pistoia.
Mario Iannucci, Psichiatra e psicoanalista
Nicoletta Maraschio, Professore Ordinario Onorario di linguistica, Università di Firenze
Rosanna Montano, Notaio in Firenze
Antonio Natali, Storico dell’arte, già Direttore della Galleria degli Uffizi
Gaspare Polizzi, Professore di Pedagogia Generale e Sociale, Università di Pisa
Andrea Ragazzini, Architetto
Giuseppe Rogantini, Dottore commercialista
Giuseppina Carla Romby, già Professore Ordinario di Storia dell’Architettura, UniFi
Pietro Ruschi, già Ordinario di Restauro Architettonico presso l’Università di Pisa
Stefania Salomone, Architetto e Dottore di ricerca in Storia dell’architettura
Maurizio Sangalli, Professore Ordinario di Storia moderna, Università per stranieri, Siena
Adalberto Scarlino, Insegnante di Italiano e Storia
Ludovica Sebregondi, Storica dell’arte
Francesco Tonelli, Medico chirurgo
Elvira Valleri, già docente di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Rodolico
Valerio Vagnoli, già Dirigente scolastico dell’Alberghiero Saffi e di Poggio Imperiale
Alberto Ziparo, Professore Associato di Tecnica e pianificazione urbanistica, UniFi