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Indagine Altroconsumo: come scegliere le polizze sanitarie

admin
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Le polizze sanitarie non sono mai state troppo popolari, perché costose e perché spesso sono un puro e semplice “doppione” della sanità pubblica. In effetti le cose stanno sostanzialmente così: nonostante alcuni miglioramenti rispetto agli anni precedenti, rimangono prive di copertura per alcune spese di routine. Un esempio? I problemi dentali, le visite specialistiche e i check up preventivi. Coprono soltanto gli esami e le visite dovute a malattia  o infortunio e, nella maggior parte dei casi, non quelle preventive, se non diversamente specificato, senza considerare affatto quelle situazioni non coperte o coperte male dal servizio pubblico. Inoltre, le spese sono direttamente a carico della compagnia, senza bisogno di anticipare denaro, solo se ci si fa curare nelle strutture convenzionate con l’assicurazione.

L’Inchiesta di ALTROCONSUMO

Abbiamo preso in esame 19 contratti assicurativi di altrettante compagnie, sottoponendo loro una simulazione su un nucleo familiare di 3 persone: marito di 55 anni, moglie di 52 e figlio studente di 22 che vive ancora in casa. Dieci compagnie prevedono ancora limiti di età entro i quali stipulare la polizza (dai 55 ai 75 anni). In molti casi si rischia quindi di non avere la copertura proprio quando serve di più. Solo due prevedono la formula a vita intera, cioè fino alla morte dell’assicurato. UnipolSai, Unisalute, Sara e Allianz prevedono una clausola di aggravamento del rischio. In pratica, l’assicurato deve comunicare immediatamente alla compagnia qualsiasi elemento che faccia variare il suo rischio malattia, e l’assicurazione avrà la possibilità di recedere entro un mese. Sono inoltre previste precise categorie di persone che non sono assicurabili: tossicodipendenti, malati di Hiv, alcolisti e, solo per Zurich e Alleanza, anche chi è insulinodipendente: se un cliente lo diventa durante il contratto l’assicurazione recederà restituendogli il premio al netto delle imposte.

I vantaggi

Le polizze sanitarie coprono:

  • spese di ricovero, degenza, cure, fisioterapia e riabilitazione;
  • acquisti di medicinali durante il ricovero;
  • accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio, successivo alla stipula del contratto.

Stai attento quando compili il questionario sanitario, da fare sempre dopo aver parlato con il proprio medico e dichiarando tutta la verità riguardo ultimi accertamenti, malattie diagnosticate e curate, eventuali infortuni e ricoveri. Le malattie presenti prima del contratto non sono tutelate e le dichiarazioni inesatte o le reticenze, anche incolpevoli, possono comportare la perdita totale o parziale del diritto all’indennizzo.

Cosa non è coperto

Non sono, invece, incluse le spese di:

  • cure dentarie (tranne qualche contratto che prevede l’ablazione del tartaro e, più in generale, gli interventi ai denti derivanti da infortuni e tumori maligni);
  • gli interventi estetici;
  • le cure dietologiche;
  • le correzioni di difetti fisici;
  • gli infortuni derivanti da abuso di alcol, stupefacenti, allucinogeni e psicofarmaci.

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