di Elisabetta Failla
Tra le novità della Guida ai ristoranti, che quest’anno compie 40 anni, l’introduzione dei ‘cappelli d’oro’, attribuiti ai ‘nuovi classici’, ovvero ai ristoranti, in tutto dieci, che hanno contribuito in maniera decisiva a cambiare il volto della cucina italiana: Caino di Montemerano, Colline Ciociare di Acuto, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Lorenzo di Forte dei Marmi, Marchesi alla Scala di Milano, Miramonti l’Altro di Concesio, San Domenico di Imola; Vissani di Baschi.
Inoltre l’Osteria Francescana di Massimo Bottura per il secondo anno consecutivo si è aggiudicata il premio “Miglior pranzo dell’anno”. Lo chef, premiato lo scorso anno come ristorante migliore del mondo, ha detto di prediligere una cucina che pensa a come riciclare una crosta di formaggio. Ha ringraziato tutti i suoi collaboratori dicendo: “Senza questa squadra l’Osteria Francescana non ci sarebbe”.
Sono invece 16 i locali da 4 cappelli: Casa Perbellini di Verona, Da Vittorio di Brusaporto, Dani Maison di Ischia, Del Cambio di Torino, Duomo di Ragusa Ibla, La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma, St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di Badia, Il Pagliaccio di Roma, Krèsios di Telese, La Peca di Lonigo, Lido 84 di Gardone Riviera, Seta dell’Hotel Mandarin Oriental di Milano, Taverna Estia di Brusciano, Villa Crespi di Orta San Giulio. Più, in Slovenia, Hisa Franko di Caporetto. A seguire 40 ristoranti da 3 cappelli, 132 da 2 cappelli, e 457 quelli segnalati con 1 cappello.
La regione con il maggior numero di cappelli si conferma la Lombardia, con 164, più 3 cappelli d’oro, la seconda è il Veneto a quota 107, e terzo il Piemonte (95). Tra i premi il giovane dell’anno è Davide Caranchini del Materia di Cernobbio, la cuoca dell’anno è Gaia Giordano dello Spazio di Milano. Pemio come ristorante sostenibile dell’anno al Rosa Alpina (Bolzano) dello stellato Norbert Niederkofler. Premio alla Carriera per Romano di Viareggio.
Questo pomeriggio sono stati battuti all’asta i vini più pregiati e da collezione d’Italia organizzata annualmente in questa occasione da Pandolfini Casa d’Aste. Appuntamento anche questo imperdibile per gli operatori del settore e per i cultori dei grandi vini, in virtù del catalogo che presenta una selezione speciale di preziosi lotti suddivisi in vini italiani e francesi: il catalogo dei vini francese offre un’apia selezione di bottiglie – Borgogna, Bordeaux e Champagne – e saranno presenti tutti i Domaine e gli Château più prestigiosi; tra i vini italiani, un catalogo particolarmente ricco di bottiglie di pregio, tra cui molti Supertuscans di varie annate e i grandi piemontesi.
L’asta continuerà domani 20 ottobre negli storici saloni di Palazzo Ramirez Montalvo di Firenze: nella mattinata, andranno all’asta i vini appartenenti a un’unica proprietà, con una cantina che racchiude tutte le eccellenze italiane. Nella sessione pomeridiana saranno invece presenti in catalogo più proprietà italiane di appassionati collezionisti che hanno conservato le proprie bottiglie nelle migliori condizioni.