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REGIONALI Marcheschi (F.d’Italia): “Insieme alla Lega per crescere”

Redazione
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Era nell’aria da tempo  e da ieri sera, grazie all’accordo tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, per questa tornata elettorale Lega e Fratelli d’Italia si sono alleate in Toscana e nelle Marche. Un passo importante e forse un po’ doloroso per Fratelli d’Italia visto che Giovanni Donzelli, fino a ieri il candidato presidente del partito, ha ceduto il passo al milanese Claudio Borghi, numero due di Salvini.

“Rinunciare a correre per la presidenza ci costa, soprattutto perché Donzelli è giovane ma anche molto esperto – spiega Paolo Marcheschi, candidato consigliere di punta del partito in Toscana – ma il nostro obiettivo non è tanto aumentare in punti percentuali quanto costruire un percorso basato sulla chiarezza che adesso manca nella regione da cui provengono i più importanti rappresentanti della politica italiana tra cui Renzi e Verdini. Ma manca anche  a livello nazionale destabilizzando soprattutto gli elettori del centrodestra. Ne è esempio il patto del Nazareno ma Fratelli d’Italia, invece, ha sempre lavorato con coerenza e in modo trasparente”.

Quali sono i punti in comune fra voi e la Lega?
Parliamo delle stesse tematiche anche se, magari, con toni diversi  La sicurezza, la legalità, la criticità nei confronti dell’euro ma anche della posizione italiana troppo servile nei confronti dell’Europa mentre sarebbe necessario tutelare soprattutto gli interessi italiani. Ci opponiamo agli sbarchi di poveri disperati che vengono trattati con gli strumenti della normale solidarietà che ormai non funziona più. Contro un esodo di massa come quello a cui stiamo assistendo ci vogliono strumenti nuovi e più efficaci. Ma soprattutto dobbiamo con chiarezza fare opposizione a Renzi e a Rossi. Forza Italia è stata connivente nella creazione di una legge elettorale fatta per eliminare gli altri partiti. Ma non è così perché chi come noi sta vicino ai cittadini invece che restare chiusi nei palazzi, raggiunge comunque dei grandi risultati grazie anche alla grandi battaglie fatte sia in Parlamento che in Consiglio Regionale. Quali invece le differenze?
In tanti ci chiedono se diventeremo un partito unico.
In prospettiva forse. La Lega deve dimostrare di volere un Paese unito come Fratelli d’Italia. Noi crediamo in un federalismo in uno Stato senza distinzione fra nord e sud. La Lega sta agendo in questo senso però ora la cosa importante è questa alleanza che, sono sicuro, ci darà grandi soddisfazioni.

Cosa critica al governo Rossi?
Credo che sia stato il peggior presidente che abbiamo avuto. Le tensioni create nella sua maggioranza hanno rallentato i tempi di realizzazione di molti progetti. Ci sono voluti cinque anni per approvare il  PIT, per il quale mi sono battuto per l’orientamento della pista dell’aeroporto, che scontenta molte categorie. Soprattutto dal punto di vista ambientale è stata una Caporetto. Per non parlare della sanità che ha costi enormi e ammanchi. Prendiamo il caso della ASL di Massa dove Rossi ne è uscito male senza riuscire a dare una giustificazione. Lo stesso per le infrastrutture dove 26 milioni di euro sono spariti nella bretella Prato – Signa senza sapere il motivo. Tornando alla Sanità, la riforma tanto annunciata da Rossi non è stata fatta. Gli servirà la prossima legislatura per realizzarla. Per non parlare poi di Fidi Toscana, un grande apparato burocratico che non è in grado di aiutare le aziende oggi più che mai in crisi e bisognose di aiuto. Infine i tagli ai costi della macchina regionale. Sono stati elargiti dai 12 ai 26 mila euro di premi a dirigenti regionali, che già guadagnano circa 110-140 mila euro l’anno, indipendentemente dal merito. Senza contare i dirigenti delle partecipate. Direi che l’eventuale rielezione di Rossi è dovuta più per mantenere l’equilibrio nel PD che per meriti sul campo.

Cosa ne pensa di un centrodestra così frantumato?
Dispiace non presentarsi alle elezioni con una coalizione unica. Ma in realtà la coalizione non esiste più da tempo e va ricostruita. Manca una leadership che prima era in mano a Forza Italia. Difficile parlare se non sai chi è e qual è l’interlocutore. Aspettiamo che Forza Italia si ricostruisca perché c’è bisogno anche di questo partito. Per il momento noi andiamo avanti anche senza di loro.

Elisabetta Failla

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