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San Lorenzo senza pace. Protesta dei commercianti: “I banchini tolgono visibilità alle vetrine dei nostri negozi”

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‘Murati vivi’ dai banchi degli ambulanti in San Lorenzo. Una protesta singolare, quella andata in scena questa mattina: il titolare di una pizzeria al taglio che si affaccia sul fronte del mercato ha affisso striscioni chiedendo “più visibilità per non morire”. Il problema è presto detto; coi banchi spariscono i negozi. Eppure ce ne sarebbero dietro il serpentone di pashmine, giacche in pelle, e altre mercanzie che si trovano sui banchi del mercato. La crisi morde, la carenza di visibilità la rende più cattiva. “Alla fine saremo costretti a chiudere – raccontano in pizzeria. Da 10 dipendenti, ora ne abbiamo due, non possiamo tirare avanti”. E’ uno stillicidio: dal 2003, quando i banchi furono spostati: via dalla facciata di San Lorenzo, trasferiti in via Canto dei Nelli. Arrivarono in otto. Mica poco, otto banchi in più significa una processione senza intervalli. Una via crucis per i negozi che stanno dietro ai banchi. Sulla vicenda è intervenuto Marcello Torelli,  segretario generale Felsa-Cisl Firenze: “In merito alla protesta effettuata questa mattina occorre precisare che la quasi totalità degli esercenti che operano nella zona di San Lorenzo ritiene che il mercato e la presenza dei banchi sia una risorsa per l’intera catena commerciale che collega piazza del Duomo al mercato centrale. Prova evidente è il successo della raccolta di firme che i negozianti di Borgo San Lorenzo, Piazza San Lorenzo, via De’ Ginori, via Dell’Ariento hanno promosso per sostenere la presenza degli ambulanti. La profonda crisi economica, il moltiplicarsi dei punti vendita e delle forme di ristorazione hanno senza dubbio prodotto situazioni di difficoltà. Gli operatori del mercato con i loro appelli e le loro proposte sono stati i primi a chiedere una riqualificazione dell’intera area di San Lorenzo che è certamente necessaria ma che non può prevedere la logica del tutti contro tutti, di una guerra tra poveri con la vittoria assegnata a chi urla più forte o chi fa i gesti più clamorosi per far prevalere il proprio interesse”.

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