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Università, scoperto un enzima per la rimozione dei graffiti

admin
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graffitiChe “Paolo ami Tania” può essere un messaggio d’amore che scalda il cuore, ma vederselo tutti i giorni sul muro davanti casa assieme alle mille altre scritte e messaggi che ricoprono le pareti delle nostre città può diventare noioso nonché sinonimo di degrado e noncuranza. La guerra che a ondate cerca di limitare il problema sino a ora non ha sortito gli effetti sperati, complici anche mezzi di rimozione come detergenti e acidi che spesso rischiano di creare più danni alle superfici dei graffiti stessi. Una soluzione a questo problema è stata forse trovata grazie ad una ricerca lanciata dall’università di Pisa e che, grazie al finanziamento pubblico, proseguirà presto includendo anche il nostro ateneo fiorentino. Gli studenti hanno difatti scoperto un particolare enzima studiato per attaccare unicamente le molecole delle vernici spray in maniera veloce ma soprattutto ecologica e non inquinante. ‘Studieremo – spiega Maria Perla Colombini responsabile del progetto- metodologie innovative ed eco-compatibili per il consolidamento e la pulitura di manufatti artistici. Nello specifico, l’uso di enzimi sulle superfici in pietra permettera’ di superare gli svantaggi che derivano dai metodi di pulitura tradizionali di natura meccanica o chimica che comportano la formazione di microfratture e abrasioni, la permanenza di residui anche tossici, oltre ai tempi lunghi e ai costi elevati degli interventi’. Gli artisti di strada sono avvertiti, le loro “opere” potrebbero presto rivelarsi più effimere dell’usuale.

Gian Luca Caramelli

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