Mobilitazione della Polizia Municipale contro le proposte del comandante Seniga per la riorganizzazione dei turni. Scioperi indetti per 5 e 19 giugno con manifestazioni cittadine. Questo il documento che le organizzazioni sindacali hanno divulgato dopo l’assemblea che ha analizzato le proposte del comandante. La città è all’anarchia sul controllo della polizia municipale. La proposta di Seniga permetterebbe di recuperare forze senza gravare sul tipo di lavoro con la punta di diamante del passaggio da 56 a 58 anni l’età perché i vigili devono operare anche nella fascia 18-24 quella del controllo della ven dita di alcol e dei minimarket.
- il blocco del turnover e la mancanza di un piano di assunzioni che rende la pianta organica attualmente in forza del tutto insufficiente. I circa 800 operatori in servizio oggi non sono in grado di coprire le esigenze del territorio
- parco macchine obsoleto e inadeguato. Così come inadeguato sono gli strumenti in dotazione. Basti pensare ai computer, vecchi e spesso inutilizzabili perché manca l’accesso alle banche dati, e allo spray anti aggressione che il Comando ha deciso di cambiare per risparmiare 10 euro a spray: peccato che quello nuovo non funziona
- le sedi dei distaccamenti al limite delle leggi sulla sicurezza, tanto che la Asl di recente ha fatto visita ad uno dei locali riscontrando numerose irregolarità e sanzionando il comando
- dal punto di vista economico tutto ciò che era stato oggetto di contrattazione decentrate è sparito. Invece di parlare di indennità di rischio (differenziando, giustamente, chi lavora fuori con chi lavora invece negli uffici) il Comando ha pensato bene di togliere l’indennità di vigilanza a chi lavora in ufficio
- la mancanza di formazione: ad oggi gli aggiornamenti avvengono tramite l’invio di mail che ciascun vigile deve leggersi da solo e a casa (non è previsto un tempo da dedicare ad hoc per questo sulla carta di servizio). Di fatto creando il pericolo di una errata interpretazione della normativa, come avvenuto per il reato di omicidio stradale recentemente introdotto
- l’organizzazione del lavoro, fortemente penalizzante e rischiosa per gli operatori di polizia municipale che si trovano a svolgere servizio alla moschea di Borgo Allegri il venerdì, giorno di preghiera: 2/3 vigili in servizio antiabusivismo a fronte di 400/500 persone che tra una preghiera e l’altra vendono merce spesso contraffatta. Un problema di ordine pubblico – molto delicato perché sconfina su un tema politico-religioso – che più volte è stato sollevato con il Comando, senza ricevere risposta.
La fase di ristrutturazione dei turni del comandante Seniga
Tre punti fondamentali.
- L’esigenza principale da soddisfare è quella di aumentare il numero di agenti disponibili per i servizi notturni, per la movida estiva e per le nuove regole sulla somministrazione di alcolici da far rispettare alle centinaia di bar, pub e minimarket del centro. Per questo il comandante Seniga ha proposto di estendere da 56 a 58 anni l’età di esonero dalle attività notturne, in modo da recuperare almeno una quarantina di agenti.
2. Il turno che va dalle 18 alle 24 sarà considerato alla stregua delle altre fasce orarie. Chi ha più di 58 anni quindi, secondo i piani del comandante, continuerà ad essere esonerato dal turno di notte ma non da quello 18-24, in cui possono già iniziare i controlli anti alcol su bar e minimarket.
3. I cosiddetti inidonei, cioè coloro che hanno certificati medici che li escludono dal servizio esterno, e che svolgono quindi prevalentemente attività d’ufficio, rimarranno nel corpo dei vigili solo se hanno più di 58 anni o 35 anni di anzianità di servizio. Chi non rientra in questi criteri (si stima circa una quarantina di vigili) potrebbe essere dirottato su altri rami dell’amministrazione comunale, in modo da sbloccare l’assunzione di almeno una ventina di nuovi agenti giovani.
