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Mantonari chi era costui? Offende la salma (Zeffirelli), prende a schiaffi una città intera, primo fra tutti Nardella per aver concesso Palazzo Vecchio

admin
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Montanari, chi era costui? Una docente, pare. E allora io chiedo chi era, pregando l’università nella quale insegna, di segnalare ai giovani che vi si iscrivono che lui tiene un corso di parole piene di odio e di astio profondo. Veterorazzismo. Un avviso utile, questo, per farlo conoscere e quindi segnalare l’utilità di evitarlo se davvero si intende imparare qualcosa e non diventare un embedded di partito.
Certo, credo che da adesso anche gli intellettuali di sinistra, allevati per anni in batteria, cosa che alla fine li ha convinti d’essere i ‘rara avis’ della cultura, finiscano per disconoscerlo. E a proposito di ‘avis’ teniamo presente che ci sono uccelli e uccelli: aquile che volano alto e averle che trafiggono i passerotti infilzandoli su spini e divorandoli poi, una volta decomposti:
quelli alla Montanari, mi sembra. Con la differenza che le averle lo fanno per fame, Montanari lo fa per fama. In cerca di una notorietà che non possiede. Nessuno toglie a questo professore incapace di distinguer fra critica e invettiva quasi infantile, la libertà d’espressione, ma la libertà è un dono magnifico, da gestire con un minimo d’intelligenza. Non dico con genialità, ma con un minimo di intelligenza, e rispetto per gli altri, sì. Si chiama civiltà.
Zeffirelli, dice Montanari, è un insopportabile mediocre, non voglio neppure provare a
contraddirlo, non ne vale la pena, chi ragiona così manca di capacità sia critica che analitica, e mi chiedo: se Zeffirelli è un mediocre del quale il mondo ha parlato per decenni e per decenni lo ha stimato, cos’è questo Montanari Tommaso signore del nulla? Fino a ieri non lo sapevano neppure i PD iscritti al partito, e da ieri credo non sentano un gran bisogno di conoscerlo meglio, questo vate che ha dato di imbecilli a tutti quelli che hanno voluto rendere omaggio ‘all’insopportabile mediocre’. A cominciare dal sindaco Nardella, che ha fatto esporre il feretro in Palazzo Vecchio. E siccome secondo il Montanari pensiero non bastava, ha definito garbatamente i cittadini di Firenze ‘genuflessi in lecco’, lui, che si è autoeletto vergin di servo encomio ma non certo di codardo oltraggio, almeno finché ‘l’insopportabile mediocre’ era vivo. Che piacere c’è, mi chiedo, nella brutalità di prendere a schiaffi un cadavere? Il piacere di Maramaldo, credo: vigliacco, tu dai a un morto.

Mi meraviglio: se la mirabile creatura Montanari conosce davvero Shakespeare come sembra, chiamando ironicamente Scespirelli il defunto, dovrebbe sapere che – ad esempio ne La Tempesta – alla fine il dovizioso Prospero riconosce meriti al reietto Calibano, supera i razzismi. Da uno spiraglio al domani. Ed era il Seicento, figuriamoci. Nel Duemila inoltrato il prof che dovrebbe insegnare ai giovani, si macchia di una delle forme di razzismo più speciose, come l’insulto di cadavere, esattamente come facevano Hitler e Stalin.

E siccome il
solo Zeffirelli a Montanari non bastava, tanto per strafare ha definito la Fallaci, orrenda.
Horribile visu? Horribile dictu? Orribili lecca tutti quelli che non la pensano come lui? E’ il
razzismo peggiore: sei diverso, quindi ti odio. Zeffirelli , da povero trovatello si era realizzato, diventando uomo maturo. Pensante. E Montanari?

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